Dossier Statistico Immigrazione 2015 A cura di IDOS in partenariato con la Cooperativa Com Nuovi Tempi/ Rivista Confronti e con la colaborazione di Ufficio Nazionale Andiscriminazioni Razziali (Unar) Dir. Pari Opportunità – Pres. Consiglio dei Ministri. Il 2014 è stato per l’Europa l’anno dell’immigrazione, o meglio, della presa di coscienza da parte degli europei delle dimensioni e della complessità di un fenomeno, che coinvolgerà sempre di più il nostro futuro e non “affare” limitato ai Paesi-frontiera meridionali del Continente. L’Europa sta conoscendo una fase di transizione di entità inusuale rispetto al passato e che non sembra destinata ad esaurirsi in breve tempo. Solo nei primi mesi di quest’anno sono stati oltre 400 mila i richiedenti asilo e in prospettiva, stante il crescente numero di crisi politiche, militari ed ambientali, i flussi migratori sono destinati ad incrementarsi ulteriormente.
Il fenomeno ci obbliga a riflettere sulle disugualianze che attraversano il pianeta: sono 1,2 miliardi le persone che sopravvivono con un reddito al di sotto di un dollaro giornaliero e ancora l’anno scorso il 48% della ricchezza globale é concentrato nelle mani dell’1% della popolazione mondiale, il 46,5% é detenuto da un quinto di essa, mentra il restante 80% della popolazione deve vivere con il 5,5% della ricchezza globale. Questi e tanti altri dati significativi sono contenuti nel “Dossier statistico immigrazione 2015”, pubblicato nei giorni scorsi a Roma. Si tratta di un documento che da oltre venti anni offre non solo una fotografia del fenomeno migratorio, ma anche una puntuale analisi delle politiche seguite e preziosi e documentati suggerimenti circa le misure da adottare.
Per quanto riguarda la situazione del nostro Paese, il Rapporto rileva che nel 2014 sono sbarcate in Italia oltre 170 mila persone, tra richiedenti asilio e “migranti economici” (con la previsione di un andamento simile nel 2015), ma numerose altre sono sono arrivate per ricongiungimento familiare e per motivi diversi (religiosi, sanitari, di studio, ecc… )attraverso i canali regolamentari. In generale, ad inizio 2015, l’Italia risulta essere un Paese con un consistente numero sia di residenti stranieri (poco più di cinque milioni) sia di italiani residenti all’estero (4,6 milioni), tanto più che, secondo le stime IDOS, la presenza straniera regolare ammonta complessivamente a 5, milioni di persone e anche quella degli italiani all’estero, secondo le anagrafi consolari, supera di poco i cinque milioni.
Fra i tanti dati forniti dal “Dossier” mi preme sottolinearne almeno tre, che contribuiscono, a mio parere, a smentire alcuni giudizi sugli immigrati diffusi nell’opinione pubblica. Ad esempio, non tutti sanno che:
– le entrate fiscali e previdenziali collegabili ai lavoratori immigrati, stimate in 16,6 miliardi di euro, sono superiori al totale delle spese sostenute nei loro confronti (13,5 miliardi) con un saldo, quindi, di 3,1 miliardi;
– il contributo assicurato dai lavoratori immigrati alla formazione della ricchezza nazionale (PIL) é stato nel 2013 di 132.072 miliardidi di euro, pari all’8,8% del totale;
In particolare, i lavoratori immigrati versano in media 7-8 miliardi di contributi l’anno ma, non riuscendo tutti a maturare il diritto alla pensione, l’Inps ha stimato che abbiano lasciato nelle casse previdenziali oltre 3 miliardi di euro improduttivi di prestazioni; nel decenni 2004/13 nel totale delle denunce penali con autori noti, quelle verso italiani, a fronte di una popolazione in diminuzione, sono aumentate del 28%, mentre quelle a carico di stranieri, il cui numero è nel periodo raddoppiato, sono diminuite del 6,2%.
Autore: Vari
Titolo: Dossier Statistico Immigrazione 2015
A cura di IDOS in partenariato con la Cooperativa Com Nuovi Tempi/ Rivista Confronti e con la colaborazione di Ufficio Nazionale Andiscriminazioni Razziali (Unar) Dir. Pari Opportunità – Pres. Consiglio dei Ministri
Pubblicazione: 2015
Prezzo: 20,00 Euro
Pagine: 479