Il coraggio delle madri di Marco Proietti Mancini (Edizioni della Sera 2015), conclude la saga familiare di Benedetto ed Elena Properzi, iniziata con i romanzi Da parte di padre e Gli anni belli. Benedetto si trovava sulla terrazza del palazzo del quartiere romano di Dan Lorenzo, dove viveva. “Lui voleva solo stare un po’ da solo, pensare senza avere intorno il disordine e il rumore di una casa affollata, da persone e da sentimenti”. In quella sera chiara dell’ultima luce del giorno, Benedetto si rendeva conto di essere giunto a un momento cruciale della propria esistenza. Il motivo principale di ciò era la lettera di mobilitazione dell’Esercito che il giovane teneva in tasca. “La chiamata alle armi, entro tre giorni devo presentarmi al distretto e partire”. Il 10 giugno del 1940, dal balcone di Palazzo Venezia il Duce Benito Mussolini aveva urlato che era arrivata “l’ora delle decisioni irrevocabili”, l’Italia era in guerra e Benedetto era stato richiamato, destinazione ancora incerta. L’uomo avrebbe dovuto lasciare non solo il suo lavoro di calligrafo all’Istituto Malattie, ma soprattutto avrebbe dovuto abbandonare l’amata moglie Elena e la loro figlia, Annamaria, nata da poco. Ora tutta la vita di Benedetto scorreva davanti agli occhi: l’infanzia a Subiaco, il trasferimento a Roma a soli quattordici anni con il viaggio verso la Capitale sul carretto di Nazzareno durato un giorno intero, i primi tempi in una città sconosciuta, immensa. La fatica sfiancante di lavorare il marmo, lo spostamento a San Lorenzo, prima come pensionante, poi fidanzato e marito di Elena. Benedetto non può scordare il primo bacio con sua moglie, allora una ragazzina, proprio lì, su quella terrazza, in quello stesso punto dove sta adesso. Quel bacio, suggello di una vita insieme, è stato l’inizio di tutto. In quelle case che sono fortezza, dove la gente diventando una cosa sola, ti protegge e ti avvolge, il bilancio tra il Dare e l’Avere è positivo per Benedetto Properzi, il quale alla vigilia della partenza per la II Guerra Mondiale, nonostante tutto si sente un uomo ricco, ricchissimo. “È così che si fa notte e sorge la luna, è così che li trova su quel balcone, seduti vicini come due ragazzi, abbracciati stretti a consolarsi”.
Se è vero che “Il presente è solo una linea di confine tra i ricordi e i sogni e ogni scrittore è un contrabbandiere”, come scrive il talentuoso autore nell’Incipit del volume dedicato “Ai miei figli, non c’è nessuno che io possa amare più di quanto ami loro”, Proietti Mancini “contrabbanda” con onore una storia semplice, fatta di guerra e d’amore, protagonisti personaggi indimenticabili e ben descritti. Benedetto parte per la guerra e quello che vedrà lo cambierà per sempre, il deserto africano, la battaglia e la sconfitta di El Alamein insegnerà al Sergente Maggiore Properzi l’inutilità del conflitto e la sua immane tragedia di morte e distruzione. “Carne da macello da sacrificare nelle trincee e sul campo di battaglia”. Anche Elena, dal fronte interno, sarà costretta a combattere, via via che i giorni diventeranno più duri a causa delle privazioni che una guerra comporta. “Ormai ogni notte il sonno è pieno di incubi…”. Eppure “certe felicità le possono vivere e le sanno vivere solo le donne. Solo loro, solo le madri hanno coraggio abbastanza da vivere fino in fondo certe felicità”.
Marco Proietti Mancini, nato a Roma nel 1961, lavora in una multinazionale dell’informatica. Ha iniziato a scrivere professionalmente nel 2009 con la pubblicazione del suo primo romanzo Da parte di padre, ripubblicato in eBook a ottobre 2013 da Edizioni della Sera. Collabora con riviste, siti e blog di recensioni letterarie. Nel 2012 è stato pubblicato il suo secondo libro Roma per sempre (Edizioni della Sera). Nello stesso anno il suo racconto Ogni venerdì è stato inserito nell’antologia Cronache dalla fine del mondo (Historica Edizioni) e ha scritto i testi per il volume fotografico Roma, caput mundi pubblicato a scopo benefico. Nel gennaio 2013 Roma per sempre è uscito in una nuova edizione ampliata per Edizioni della Sera. Nello stesso anno è uscito il suo secondo romanzo Gli anni belli (Edizioni della Sera 2013) e ha partecipato al progetto 99 Rimostranze a Dio (Ottolibri Edizioni). Nel 2014 ha pubblicato il romanzo Oltre gli occhi (Giubilei Rignani Editore) e il racconto Mi chiamo Antilope inserito nel libro Storiacce romane. Il suo blog Tiri Mancini è ospitato dal portale Cultora.it e alcuni racconti inediti sono pubblicati sul portale Liberarti.
Autore: Marco Proietti Mancini
Titolo: Il coraggio delle madri
Editore: Edizioni della Sera
Pubblicazione: 2015
Prezzo: 14,00 Euro
Pagine: 228