Sono 127 pagine di qualità quelle di Sento la neve cadere edito da Scrittura & Scritture. Lo scrittore napoletano Domenico Infante dà vita ad un romanzo breve, vivace, in grado di suscitare intense emozioni che ben si uniscono ad un linguaggio in linea con tempi e metriche della poesia, senza dimenticare la narrazione precisa di vicende e, soprattutto, di vite.
Il destino del romanzo è legato al nome di Esilio. Basta un semplice errore di trascrizione all’anagrafe ed Ersilio perde una consonante rendendo il nome poco adatto ad un bambino appena nato e, più che altro, identificativo di quello che potrebbe essere un futuro non certo benevolo. Esilio cresce in maniera felice, spensierata, in una cornice dai tratti agresti e bucolici insieme a Gaspare, figlio di amici dei suoi genitori. Siamo in campagna, quella dell’entroterra siciliano nel paesino di Petralia Sottana. Una Sicilia diversa, dunque, da quella solita che siamo abituati a conoscere della costa o delle popolose città. Qui tutto va per conto proprio: l’inverno arriva più tardi, la primavera in anticipo.
Ma è pur sempre campagna, pur sempre natura. Quella Natura che dona all’uomo solo se questi è capace di impegnarsi, di sudare e provare dolore, pur di ricevere in cambio i frutti della Terra. Esilio è protagonista, ma non del tutto.
Questo romanzo è un sapiente intreccio di vite, legate tra loro da fili più o meno doppi. Nelle vicende fanciullesche di Esilio e Gaspare farà ben presto la sua comparsa anche Peppina, una bellissima figlia rinnegata che aspetta di esplodere di bellezza e che ci farà rendere conto che, anche dove non si conosce la malizia e tutto sembra innocente, l’infanzia passa e l’adolescenza sboccia. Gli anni passano e storie del passato e del presente si intrecciano con le vite di questi giovani ragazzi che crescono, mentre l’ombra della Guerra e dell’Esilio degli Ebrei si fa sempre più scura, più alta, sino a raggiungere anche la lontana Sicilia e le sue aspre campagne interne.
In seguito alla morte di ‘zu Lillo’, una sorta di saggio consigliere dell’intera piccola comunità locale, il giovane Esilio scoprirà un segreto inquietante che riguarda la sua famiglia e le sue origini. Un segreto che non resterà celato e che causerà la distruzione di valori importanti come l’Amicizia di una Vita, di quelle che esistono da sempre ma che, forse, non sono destinate ad essere per sempre.
Un merito particolare va riconosciuto all’autore che, da napoletano trapiantato a Roma, ha saputo descrivere con lirismo quelli che erano i modi di vivere, i paesaggi, i tempi della Sicilia interna agli albori della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso i piccoli fatti dei personaggi che popolano il libro, Infante riesce con maestria a immetterci in alcuni grandi fatti della Storia: la Guerra, la Morte, l’Esilio, senza però mai dimenticare attimi di poesia che sono resi ancor più preziosi da un uso sapiente del dialetto siciliano rivelante un attento studio sia di natura linguistica che storica.
Autore: Domenico Infante
Titolo: Sento la Neve cadere
Editore: Scrittura & Scritture
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 11,50 euro
Pagine: 127
Articolo di Simona Vitale