Il sentiero dei profumi

Copia di Caboni DEF“Il profumo era il sentiero, percorrerlo significava trovare la strada. Sempre e comunque.” è la frase guida di Elena Rossini protagonista ne Il sentiero dei profumi scritto da Cristina Caboni (Garzanti 2014), riuscito romanzo d’esordio dell’autrice sarda. A Firenze, nel quartiere Santa Croce nel Palazzo Rossini in Borgo Pinti, da più di tre secoli le eredi di Beatrice, capostipite della famiglia, erano alla ricerca del Profumo Perfetto, quel magico aroma che questa straordinaria profumiera aveva creato nella prima metà del Seicento. Un odore speciale, che aveva reso la fama di Beatrice così estesa che spesso la donna era dovuta partire da Firenze per raggiungere la corte di qualche principe che richiedeva i suoi servizi. Si diceva che durante uno di questi viaggi Beatrice avesse creato “un profumo così meraviglioso, talmente straordinario da restare impresso per sempre nei ricordi e nell’immaginazione di chi avesse avuto il privilegio di annusarlo”. La formula di quel profumo che conquistava subito, “brillante come una stella luminosa, equilibrato come la più pura delle acque profumate, semplice come il soffio del vento” non era mai stata rivelata a nessuno, Beatrice era morta prima di riuscire a dettare la formula alla figlia Laura.

“Doveva trovarsi nei suoi libri, tra i suoi appunti, tra le cose che aveva amato di più. Per trovarla sarebbe bastato seguire il sentiero dei profumi”. Anche Lucia Rossini, la nonna di Elena, come le altre profumiere della famiglia, aveva cercato inutilmente la formula segreta che si trovava lì nel Palazzo, negli archivi dello studio situato nel sotterraneo tra fogli, appunti, studi e nel diario di Beatrice. Lucia aveva consacrato “la sua intera esistenza” alla ricerca del Profumo Perfetto, senza successo. Allora le sue speranze si erano concentrate sulla figlia Susanna, ma la ragazza aveva rifiutato la tradizione e gli insegnamenti della madre. “Poi era nata Elena, allora Lucia aveva deciso di tramandare le sue conoscenze a chi possedeva la capacità e la passione, la profondità d’animo e l’intuizione necessarie a riportare il Profumo in vita: sua nipote. E così le aveva lasciato ogni cosa”.

Con la narrazione del percorso di una giovane donna, che decide di lasciare la sua città d’origine per approdare in una Parigi che è “un tripudio di colori”, l’autrice traccia un delicato ritratto di una personalità sensibile dalle straordinarie capacità olfattive. Elena sa vedere attraverso l’essenza perché “il profumo è il linguaggio, è verità, al profumo non si mente, è ciò che siamo, è la nostra vera essenza”. Elena era stata iniziata all’arte della profumeria come si faceva un tempo, “con la mente, con il cuore e con tutta l’anima”. Lucia Rossini aveva amato la nipote in virtù del posto che avrebbe ricoperto un giorno, Susanna Rossini aveva abbandonato sua figlia per vivere la propria esistenza con un uomo che non riusciva a sopportarla. Dopo il tradimento del fidanzato Matteo, Elena si era ritrovata senza nulla: nessun progetto, nessuna ambizione, nessun pensiero, nessuna certezza. Era arrivato il momento di seguire un nuovo sentiero, “senza abbandonare il profumo”. Cristina Caboni ha tratto l’ispirazione per scrivere il romanzo dalla sua esperienza. “Vivo in campagna, circondata da piante e fiori di ogni genere. E sono un’apicultrice, che per me è uno stile di vita più che un mestiere. Il mio è un mondo pieno di profumi” ha rivelato l’autrice in un’intervista che si trova nelle pagine finali del volume nel quale ha posto come efficace esergo una frase di Coco Chanel “La felicità non è altro che il profumo del nostro animo”.

Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. Appassionata coltivatrice di rose studia da tempo il mondo delle essenze e delle fragranze naturali. Il sentiero dei profumi è il suo primo romanzo.

Autore: Cristina Caboni
Titolo: Il sentiero dei profumi
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 14,90 euro
Pagine: 390