Nel 1994 nasce Minimum fax, la bislacca pubblicazione di un ragazzo capace di raccogliere attorno a sé scrittori come Antonio Pascale e Francesco Piccolo. A 15 anni dalla nascita della casa editrice che ha portato Carver in Italia, Marco Cassini si racconta in “Refusi. Diario di un editore incorreggibile” (Laterza). Valentino Bompiani ne “Il mestiere dell’editore” pone con forza il corpo del produttore di libri come pagina su cui scrivere una storia particolare: quella di chi le storie le fa viaggiare verso di noi, i lettori.
Nel gennaio del 2007 il creatore di Minimum fax, Marco Cassini, si scopre intrappolato in una rete di misteriose bolle epidermiche che gli fanno immancabilmente visita di sera, alla fine di ogni giornata lavorativa. Reazione psicosomatica allo stress, in apparenza. In realtà quelle bolle non erano altro che la cartina al tornasole di una bruciante passione: il mestiere dell’editore.
E’ proprio partendo da questo dettaglio biografico che Cassini scrive i dodici bellissimi capitoli di “Refusi. Diario di un editore incorreggibile”. La collana Contromano ci ha abituati in viaggi attraverso la geografia, (Torino è casa mia di Culicchi), sociologici (La vicevita di Magrelli), storici (1982 di Alajmo). Questa volta, riprendendo una nota tradizione della casa editrice barese, si racconta il viaggio di un editore che dal fax ha creato una casa editrice, la Minimum fax, che in Italia significa Raymond Carver, Richard Yeats, Jonathan Lethem, ma anche Valeria Parrella, Nicola Lagioia, Christian Raimo.
Marco Cassini racconta, partendo dal proprio corpo che diventa pagina di memorie, la storia del marchio romano, della sofferta acquisizione per i diritti a pubblicare l’opera omnia di Carver (“Come ci si sente ad essere gli editori italiani di Ray?”, scrisse loro Tess, la vedova di Carver, servendosi proprio di un fax), della ugualmente sofferta routine giornaliera, mensile, annuale attraverso numeri, manoscritti, scommesse. Il risultato è affascinante, quasi commovente, come qualsiasi storia d’amore e passione. Perchè il lavoro (come insegna un altro volumetto Contromano, Sono come tu mi vuoi) è sì sofferenza, ma soprattutto amore, rischio e sentimento. Cassini non sbaglia un passaggio, concendendosi il lusso di citare gli stili narrativi che lui stesso ha reso celebri in Italia. Romanzare la propria vita di editore, vestendo i panni dello “scrittore della domenica” come lui stesso si definisce, è come incastonare un cammeo del regista nel suo stesso film.
Chiudendo Refusi si ha la netta sensazione di essere davanti al diario di un ragazzo che non ha lasciato alle spalle la sua età dell’innocenza – quella dei libri sbagliati, dei consigli non ascoltati, dei “chissenefregasenonvende”. Ma, allo stesso tempo, Refusi è il diario di un uomo – un editore – che in quindici anni ha costruito un marchio che è oggi sinonimo di stile, scoperta e genialità.
Marco Cassini (1970) dal 1994 dirige con Daniele di Gennaro la casa editrice minimum fax, da loro fondata. È autore di una monografia su Raymond Carver (Carver, Gribaudo Paravia 1997). Insieme a Martina Testa ha curato l’antologia di narrativa americana Burned Children of America (minimum fax 2001), successivamente pubblicata in una decina di Paesi, e l’edizione italiana del Futuro Dizionario d’America (Isbn edizioni 2006).
Voto: 8
Titolo: Refusi. Diario di un editore incorregibile
Autore: Marco Cassini
Editore: Laterza
Pagine: 116
Prezzo: 9.50 euro