Il secondo romanzo del ciclo di Ulldart, Il signore degli incantesimi (Casa editrice Nord 2012), inizia con una carta geografica così come iniziava il primo, “La profezia del re (Casa editrice Nord 2011): un disegno, sul quale il lettore dotato di immaginazione possa individuare ogni tappa del suo favoloso viaggio al seguito degli avventurosi eroi della saga fantasy. Non è concepibile infatti descrivere un continente inesistente senza tracciarne i confini a matita: a cominciare dal ” padre nobile” Tolkien non vi è narratore fantasy ai cui cicli non faccia da incipit una mappa, contrassegnata da una frammentazione di popoli e regni, reminiscenza di un pittoresco medioevo mitico. Markus Heitz è l’autore più letto in Germania fra i cultori del fantastico e la sua opera ne rispetta sostanzialmente il codice. Il talento di un buon scrittore di fantasy del resto si misura sugli scarti minimi, appena avvertibili nella qualità della scrittura e nei contenuti, rispetto alle regole imposte dal genere: ogni eclatante violazione delle medesime sarebbe un tradimento imperdonabile nei confronti del lettore tipo e una deviazione innaturale verso ibridismi inconciliabili con la legittimità letteraria pretesa oggi dalla paraletteratura.
Il ciclo di Ulldart è dunque il romanzo di formazione di un giovane virtuoso, Lodrik, cui l’enigmatica volontà del fato, espressa da una profezia dall’interpretazione dubbia, ha imposto la missione di sottrarre il mondo all’epoca buia senza che lui faccia niente per essere scelto: quando la storia comincia ne “La profezia del re” egli, rampollo obeso e viziato del severo re di Tarpol, non ha neppure il physique du ròle; poi le prove da superare e l’amore per la saggia Norina ne mutano l’indole e alla morte del padre egli, destinato a succedergli, deve mettere in pratica la virtù acquisita. Ma è a questo punto di svolta, nell’affidare al male una posizione ambigua, che “Il signore degli incantesimi” crea un po’ di disordine nell’orizzonte di attesa del lettore tipo, pur senza sconvolgerlo: per vincere la sua battaglia contro i nemici, dentro casa e fuori, Lodrik stringe la mano al malvagio Signore della guerra Sinured giunto dal cielo su una nave gremita di strani soldati. Il male ha un innegabile potere distruttivo e le sue apparenza sono raccapriccianti ma da che parte stanno gli dei creatori dell’universo? Ridanno la vita alla sacerdotessa Belkala ma la condannano a cibarsi di carne umane, e la loro epopea condensata nella “leggenda della creazione del mondo” è un libro cruento ancora non concluso.
Se le forze cosmiche hanno le loro imperscrutabili ragioni è ben chiaro chi si oppone alla volontà di giustizia dei riformatori come Lodrik: l’avidità e il vizio, gola e lussuria, dei potenti senza etica, intriganti difensori degli iniqui privilegi. E le stelle stanno a guardare scintillanti, simili a diamanti, indifferenti al sogno d’amore perduto del generoso guerriero.
Markus Heitz (1971) ha studiato Letteratura tedesca e Storia e lavora come giornalista freelance. Grazie allo straordinario successo ottenuto con i primi tre episodi della saga incentrata sulle vicende della Terra Nascosta e dei suoi abitanti (Le cinque stirpi, La guerra dei nani e La vendetta dei nani, pubblicate in Italia da Nord), Heitz è oggi l’autore di fantasy più letto in Germania.
Autore: Markus Heitz
Titolo: Il signore degli incantesimi
Editore: Casa editrice Nord
Traduzione: Giovanni Giri
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 16,90 euro
di Augusto Leone