La democrazia in Europa. Guardare lontano di Sylvie Goulard e Mario Monti (Rizzoli 2012). La crisi economica che stiamo attraversando ha fatto emergere quanto l’Unione Europea sia una costruzione ancora fragile per il suo sostanziale insufficiente assetto unitario e per le sue lacune democratiche e sia incapace, quindi, di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei cittadini del continente. Un malessere che di recente ha favorito le mai sopite tendenze populistiche ed euroscettiche.Abbiamo creato la moneta unica, sostengono gli autori, trascurando di accompagnarla con una politica economica comune in grado si sostenerla. Ora è tempo di fare scelte chiare, difficili ma inevitabili nell’interesse generale di tutto il continente. “L’Unione europea non é uno Stato ma un processo di integrazione” e pertanto un organismo in continua evoluzione che va riportato sulla rotta giusta, “secondo una visione forte e condivisa”.
L’opinione di Monti e Goulard è che l’Europa deve essere rifondata attraverso una chiara scelta federale: gli europei devono abbandonare l’idea che si possa tornare agli stati nazionali, cambiare mentalità, e riprendere fiducia in se stessi, “perché lo spirito di negazione sta uccidendo l’Europa”. Questo significa un trasferimento di sovranità con l’abolizione del diritto di veto, cominciando dal settore economico e finanziario, per passare successivamente alla politica estera e di difesa.
Federalismo vuol dire anche dotare l’Unione di un bilancio significativo, che non dipenda dai contributi nazionali negoziati dai governi secondo il principio del “giusto ritorno”, che sia in grado di sostenere le politiche comuni con risorse provenienti da imposte percepite direttamente dai cittadini. Conseguentemente, va attribuito un ruolo centrale al Parlamento (affiancato da una Camera degli Stati) in un sistema democratico in cui i cittadini europei siano chiamati ad orientare le politiche che li riguardano attraverso l’elezione diretta di propri rappresentanti. Il quadro delle proposte fornito dagli autori è arricchito da numerosi spunti, idee e e riflessioni che vorremmo fossero al centro del dibattito politico anche nel nostro Paese, che si appresta ad affrontare una decisiva campagna elettorale. Ma occorre accelerare i tempi e cogliere l’occasione delle elezioni europee del 2014 per decidere il futuro dell’Europa. E’ tempo di fare scelte coraggiose – si legge nel libro – ”recuperando la lezione di Toqueville: “imparare ad accettare i cambiamenti e ad elevarsi al di sopra del proprio tempo, ampliare lo sguardo in prospettiva del futuro, non solo quello futuro, ma anche quello più distante”
Sylvie Goulard europarlamentare, fa parte della Commissione Affari economici e monetari. Ha lavorato nelle istituzioni europee come consigliere di Romano Prodi, durante la sua presidenza della Commissione.
Mario Monti è nato il 19 marzo del 1943 a Varese. Presidente dell’Università Bocconi è stato commissario europeo per il Mercato interno dal 1994 al 1999 e per la Concorrenza dal 1999 al 2004. Nel novembre 2011 è stato nominato senatore a vita e poi Presidente del Consiglio dei ministri.
Autore: Mario Monti – Sylvie Goulard
Titolo: La democrazia in Europa. Guardare lontano
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 18 euro
Pagine: 234