C’è un momento appena svegli, appena usciti dai sogni, in cui recuperiamo coscienza di chi siamo e di dove siamo e, a quel momento, segue sempre un leggero moto di sollievo. Magari ti svegli, ti rigiri sul divano, ti accarezzi la barba e vai in bagno.
Questo potrebbe essere il risveglio ideale del marito del romanzo di Régis de Sá Moreira, o almeno potrebbe essere un risveglio normale. Soprattutto considerando la mattina in cui, svegliandosi, il suddetto marito si trova a guardare il mondo da una prospettiva del tutto inaspettata, quella della camera da letto tanto per cominciare, visto che non ci dorme da settimane, e quella del corpo della moglie, cosa ancor più strana, che intanto si sveglia strillando sul divano del soggiorno. Lei strilla e tu strilli, o per meglio dire è lei che strilla ma lo fa con la tua voce. Perché a rimandarti la sua immagine dallo specchio non c’è più la tua faccia ma la faccia di tua moglie, che adesso è anche la tua, capelli biondi e pelle liscia inclusa.
Forse non sarebbe tutto così drammatico, forse, se non fosse che vi state separando e se di tutti i corpi di donna che avresti potuto avere quello di tua moglie è proprio l’ultimo che avresti scelto. Ma comunque tu sei tua moglie e lei è te, quindi fai colazione e poi fai quello che lei ti ha chiesto di fare, ti presenti al suo lavoro e ti barrichi nel suo ufficio. D’altronde quanto potrà durare?
Aspetti di scoprire la risposta e continui a vivere la vita di tua moglie, tra scrittori di bestseller da accontentare, bustine di dolcificante e assorbenti. E intanto che lei decide di darti una ripulita e inscriverti (o inscriversi?) in palestra tu decidi di punirla a forza di carboidrati, vestiti succinti, birra e sigarette. Una guerra a campi di battaglia rovesciati fino a scoprire che scambiarsi i corpi può diventare un’occasione forzata per ritrovare tutte quelle cose che dell’altro avevate dimenticato e, ovviamente, scoprire tutto il resto.
Dopo il bellissimo “Il libraio” (sempre per l’editore Aìsara) era difficile scrivere qualcosa di altrettanto unico e sorprendente, saranno quindi felici i lettori nel sapere che Régis de Sá Moreira non ha deluso le (alte) aspettative. Che poi la verità è che tutte vorremmo che nostro marito si svegliasse nel nostro corpo, almeno per un paio di giorni, e che anche noi, in fondo in fondo, vorremmo vedere che effetto fa vivere in un corpo barbuto più alto di venti centimetri. Alla scoperta di un mondo di gesti, nevrosi, attrattive, rabbie, forze e debolezze diverse dalle nostre e delle quali non avremmo mai conosciuto l’esistenza. Immersione psicologica e insieme lettura ironica delle contraddizioni dei ruoli “Marito e moglie” dovrebbe essere letto da tutte le coppie, consigliato nelle terapie, nei corsi prematrimoniali, regalato agli anniversari, tenuto sul comodino di fianco alla poltrona, tanto per ricordarci quanto è bello e quanto è difficile essere noi stessi, chiunque noi siamo.
Régis de Sá Moreira è nato nel 1973 nella periferia parigina da padre brasiliano e madre francese. Autore di vari romanzi, ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di critica, ottenendo nel 2002 il premio Le Livre Élu.
Autore: Régis de Sá Moreira
Titolo: Marito e moglie
Editore: Aìsara
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 14 euro
Pagine: 112