“Ogni notte faccio lo stesso sogno”. Nelle prime pagine del romanzo “Il giardino degli incontri segreti” di Lucinda Riley (Giunti 2012) la protagonista Julia Howard era tornata a Wharton Park la grande dimora nel Norfolk teatro della sua felice infanzia “quando andava a trovare nonno Bill alla serra”.
Da molte generazioni gli uomini della famiglia Howard erano stati giardinieri dei Crawford, i proprietari di Wharton Park “una vasta tenuta che comprendeva cinquecento ettari di terreno coltivabile”. I nonni di Julia “avevano sempre vissuto in un cottage accogliente, in un angolino raccolto e operoso dentro la proprietà”, ora però Wharton Park “famosa per la sua collezione di orchidee” era stata messa in vendita e Julia desiderava rivedere il giardino e quel luogo che “è stato una parte importante della sua infanzia”. Per la donna era fondamentale tornare a Wharton, incantevole d’estate quando il cielo azzurro rendeva ancor più lussureggianti “i colori dei fiori che sbocciavano sotto il sole” e indimenticabile d’inverno quando la bambina percepiva “la tranquillità e il tepore delle serre” che la proteggevano “dai venti gelidi che in inverno arrivavano all’improvviso soffiando dal Mare del Nord”. In questo luogo magico sospeso tra passato e presente Julia avrebbe incontrato l’ultimo erede dei Crawford, Kit “il signore del castello” dall’espressione beffarda ma terribilmente affascinante. “Sei la piccola Julia, la nipotina del giardiniere, ora nientemeno che pianista di fama mondiale. Dico bene?”.
Hothouse Flower bestseller internazionale, ha venduto finora un milione di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in 20 paesi. La fascetta gialla che accompagna il volume dalla copertina fiorita e romantica recita così: “Tutto quello che ogni donna vorrebbe trovare in una storia d’amore”. Un antico diario, segreti di famiglia, rivalità, gelosie e oscuri drammi, non manca nulla in questo voluminoso volume perfetta lettura estiva da gustare sotto l’ombrellone sognando l’amore, quello che dura tutta una vita. Wharton Park come luogo di pace, perché qui non cambiava mai nulla giacché “orari e orologi non servivano, era la natura a stabilire i ritmi”. In questo sito esotico di delizie il cottage dei nonni di Julia rappresentava la felicità e la stabilità mentre nella serra di nonno Bill “in un angolo la vecchia radio di bachelite suonava musica classica dall’alba al tramonto” perché i fiori sono creature gentili e armoniose che adorano la musica. Ambientato tra la Francia, l’Inghilterra e la Thailandia, l’antico Siam, il romanzo dedicato “a mio padre, Donald, che è stato per me fonte d’ispirazione” percorre più generazioni facendo un salto indietro fino alla II Guerra Mondiale. “Il giorno seguente, il primo settembre 1939, la radio annunciò che le truppe di Hitler avevano invaso la Polonia”. Emozioni, passioni e sacrifici ma il lieto fine non mancherà in questo classico romanzo d’amore che non deluderà e non lascerà indifferenti anche le lettrici più disincantate e scettiche.
“Si dice che in Siam quando un uomo s’innamora – perdutamente, appassionatamente, irrimediabilmente – di una donna diventi capace di qualunque cosa pur di averla, compiacerla, far si che non abbia occhi per nessun altro. Tanto tempo fa ci fu un principe del Siam che si innamorò di una donna di rara bellezza. Decise di corteggiarla…”.
Lucinda Riley è nata in Irlanda, e ha trascorso molti anni della sua infanzia in Thailandia, grande fonte d’ispirazione per questo romanzo. Dopo una felice carriera come attrice teatrale e televisiva, da qualche tempo si dedica unicamente alla scrittura. Vive in Inghilterra, nel Norfolk, con il marito e i suoi quattro figli. Il giardino degli incontri segreti è tradotto da Lisa Maldera.
Autore: Lucinda Riley
Titolo: Il giardino degli incontri segreti
Editore: Giunti
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 9,90 euro
Pagine: 615