Ci sono regni immaginari e regni reali, ci sono fiabe e bambini che aspettano di ascoltarle, poi ci sono i mostri, i giganti, le cose che fanno paura. Poi ci sono le mani, gli sguardi, la lotta. C’è il silenzio dopo la paura, la vita prima della morte, la saggezza e quell’ultimo briciolo di forza che pensi di non avere.
Ci racconta tutto questo Paola Natalicchio, giornalista e madre di Angelo che ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita accanto al figlio nel reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma, trasformato per raccontare ai lettori ne “Il Regno di Op”, un mondo fatto da un lungo sentiero di cura e battaglia che suo figlio ha dovuto affrontare contro un tumore raro alla pancia.
Paola racconta di questi eroi bambini che combattono assumendo medicine, mettendo alla prova i loro piccolo fisici e sono proprio loro il centro della narrazione con la loro saggezza in miniatura, il loro essere piccoli uomini che non si fanno piegare neanche dal vento più forte, piccoli uomini che rimangono sempre bambini perché come scrive la Natalicchio “mi sento sollevata dal fatto che i bambini, anche quando sono malati, restano sempre più bambini che malati. Con i loro popcorn, i loro disegni, le loro partite al biliardino e alla play.”
E’ un mondo duro quello di Op, un mondo che fa paura. Solo la determinazione di una famiglia, di un padre e di una madre possono convertire quel sentimento in forza e lotta, che sono alla base di tutta la narrazione di queste pagine, che delicate e lievi entrano come un’urgenza, una necessità nel cuore del lettore, perché la narrazione di Paola Natalicchio non è solo rivolta all’interno della sua storia, del suo Angelo, ma con pienezza attraversa altre storie, altre donne, altre madri, altri bambini.
E’ una battaglia di amore e di civiltà quella che questo libro ci regala, mentre ci apre gli occhi sul mondo dei bambini di oncologia pediatrica, quel mondo che si chiude dietro un maniglione antipanico del Gemelli. A cuore aperto, così va letto questo libro, che ci fa capire, quanto la vita sia bella nella sua essenza quotidiana, fuori da proclami retorici ed isterismi collettivi ci fa recuperare la giusta dose di equilibrio tra quello che conta e quello che appare.
Paola Natalicchio (1978) è nata davanti al mare di Puglia, nella Molfetta di Gaetano Salvemini, don Tonino Bello e Caparezza. Dal ’97 vive a Roma. Giornalista, è stata redattrice de “l’Unità”, testata di cui attualmente è collaboratrice, e ha lavorato per i programmi Rai “Il fatto del giorno”, “Citizen Report” e “I nuovi mille”. Fa parte del coordinamento di giornalisti precari “Errori di Stampa”. Dal 23 marzo 2011 è mamma a tempo pieno di un bambino speciale, intrappolato in un reparto di Oncologia pediatrica: il Regno di Op, appunto. Un mondo parallelo e incredibile che ha cambiato per sempre il suo sguardo sul mondo .
Autore: Paola Natalicchio
Titolo: Il regno di Op
Editore: La Meridiana
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 128
Prezzo: 15 euro