Oltre ad essere una giornalista, Jael McHenry è una cuoca appassionata e nella sua opera prima ci trasmette tutto il suo amore per ricette ed ingredienti, mescolando con grande leggerezza elementi soprannaturali e realtà molto difficili da affrontare. La cucina degli ingredienti magici (Corbaccio, 2011) avvolge il lettore con i vapori, i profumi, le sensazioni tattili provenienti dalla cucina di Ginny, lasciandolo con il preciso desiderio di provare esperienze semplici e rilassanti come osservare le cipolle che lentamente assumono un colore dorato o i cibi che, durante la cottura, pian piano si trasformano in qualcosa di diverso.La scomparsa simultanea di entrambi i genitori è, per le sorelle Selvaggio, un evento traumatico ma Ginny, la maggiore delle due, timida e riservata in maniera patologica, vede il suo mondo improvvisamente andare in frantumi. La vita di Ginny è concentrata tra le mura di casa, poche le incursioni nella realtà esterna, ancor meno i contatti con le altre persone, che la mettono estremamente a disagio. Dopo la morte dei suoi genitori, la ragazza è costretta ad affrontare le sue paure, ad uscire dal suo guscio per affrontare la vita vera, a lottare per non perdere quello che ama. Ginny ha trascorso un’intera gioventù con la consapevolezza di non essere “normale”, scontrandosi più volte con le mille sfaccettature del concetto di normalità: cosa è normale? Chi lo decide?
“… la normalità non esiste. Le persone sono persone, il che implica un’ampia gamma di caratteristiche. Cavi allentati, segnali incrociati. Il cervello può fare delle curve a gomito, alla nascita o dopo. Io non sono certo la più strana, nemmeno lontanamente”.
Amanda, al contrario di Ginny, è una donna sicura, realizzata, perennemente preoccupata per la sorella e, nel tentativo di proteggerla, esagera e cerca di imporle le sue scelte senza minimamente considerare i reali desideri di Ginny. Ma anche Amanda ha i suoi fantasmi da scacciare e l’aiuto verrà proprio da chi è sempre stato considerato debole. La sorella maggiore e “strana” affronterà tutto questo aiutandosi con quella che è la sua valvola di sfogo, la sua grande passione, l’unica attività che le permette di rimanere ancorata alla realtà: la cucina. Per ritrovare il suo equilibrio, a Ginny è sufficiente immaginare gli ingredienti che, a poco a poco, si trasformano in pietanze; tra pentole e fornelli la nostra protagonista sente di aver trovato finalmente il suo posto nel mondo. Cucinare, però, ha anche un potere reale: Ginny scopre di avere la facoltà di richiamare i fantasmi semplicemente realizzando le ricette che quelle persone, in vita, hanno scritto a mano. Le parole dei suoi cari spalancheranno le porte di una realtà nuova ed insospettabile, portando la giovane donna ad affrontare i propri problemi con meno paura e più consapevolezza.
Il libro oscilla continuamente tra leggerezza e desiderio di approfondimento, tra realtà soprannaturali e problemi concreti di cui si parla davvero troppo poco. La cucina diventa lo spazio sospeso in cui tutto è possibile, il regno dell’equilibrio e della serenità, dove i problemi possono fare un passo indietro e la mente immergersi in sapori e odori che, almeno per un po’, renderanno la realtà solo un ricordo lontano.
Un esordio molto interessante, leggero ma intrigante, che fa ben sperare. La lettura la porterete avanti con grande velocità ma, dopo, prendetevi il vostro tempo per sperimentare le numerose ricette suggerite… capirete ancora meglio l’universo di Ginny!
Jael McHenry è una giornalista appassionata di cucina. Ha studiato a Washington dove ha conseguito un master in scrittura creativa. Vive a New York, scrive su molte riviste e tiene un frequentatissimo blog di cucina. La cucina degli ingredienti magici è il suo romanzo d’esordio.
Autore: Jael McHenry
Titolo: La cucina degli ingredienti magici
Editore: Corbaccio
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 16,60 euro
Pagine: 278
Articolo di Valeria Rago