Ne “Il mondo oltre la baia” di Beverly Jensen (Neri Pozza, 2011), la casa della famiglia Hillock “appollaiata in cima alla scogliera” di Bay Chaleur nella provincia canadese di New Brunswick “era in balia delle intemperie”.
Le sorelle Idella e Avis, nate nei primi anni del Novecento, protagoniste di questo struggente romanzo postumo, erano cresciute così tra il rumore incessante del vento, l’odore delle aringhe e della fabbrica di aragoste, il fragore dell’oceano sottostante e una sconfinata solitudine scaturita dal luogo che le aveva viste nascere. Era questo il mondo di Idella 8 anni e Avis di 6 “magre come fili d’erba”, che erano abituate da sempre a portare abiti e scarpe smesse da piedi sconosciuti. Il regno delle sorelline era “il bosco che lambiva il prato dietro casa”. L’orizzonte di Idella e Avis, nonostante il vasto oceano di fronte, era limitato dalla dura e arida terra che il padre Bill con il figlio Dalton cercava di coltivare e certamente le bambine sognavano posti nuovi da esplorare e conoscere. “Se n’è andata”. Con questa frase pronunciata dalla levatrice la signora Jaegel, Idella nascosta dietro la stufa comprese che l’adorata madre Emeline era morta dopo aver dato alla luce l’ultima figlia Emma. Da quel momento in poi Idella non avrebbe più vissuto un giorno da bambina, divisa tra incombenze casalinghe e la cura della fattoria. “Idella sapeva che, non appena fosse venuta via dalla finestra, sarebbe iniziata una vita diversa per lei. E c’era già così tanto da fare”.
Beverly Jensen, prematuramente scomparsa nel 2003, per scrivere The Sisters from Hardscrabble Bay ha tratto ispirazione dalla vita di sua madre Idella e di sua zia Avis. Il romanzo, un affascinante contrasto di toni delicati e oscuri, malinconici, ironici e violenti, è stato pubblicato nel 2010 per volontà di Jay Silverman, marito dell’autrice, che aveva intuito il talento della moglie. Il volume ha guadagnato il plauso della critica e dei lettori, colpiti dalla storia di due sorelle di diverso carattere e temperamento unite da un legame indissolubile anche quando il destino le separerà. Idella si dimostra fin da subito una bambina responsabile e diligente mentre Avis è ardimentosa “sua sorella non era il tipo che si arrendeva facilmente” e selvaggia come la natura che la circonda. “Correva, correva come una creatura selvaggia, scalza, la sottana al vento, i capelli arruffati”. Il simbolo del legame che unisce Idella e Avis è il biancospino dai “fiorellini bianchi”, pianta prediletta dalla loro madre, che nonostante l’aridità della terra piegata dal vento incessante cresceva attorno alla casa grigia sull’orlo della scogliera. Quando si vive in un posto come Bay Chaleur dove “i pochi alberi che ci resistevano erano piegati dagli schiaffi ghiacciati del vento di mare” la gente del luogo rischiava di diventare “ritorta e aspra e aggrappata alle rocce”. Erano queste le riflessioni della sensibile Idella. Sembrava, infatti, che il vento che “agiva sulle persone come sugli alberi” insieme ai drammi familiari vissuti in quel “fazzoletto di terra dimenticata da Dio” e “in balia di una terra ingrata” avessero rosicchiato Bill Hillock “alto e secco come un rastrello” nell’animo e nel corpo.
Il romanzo rivelazione pubblicato da Neri Pozza casa editrice che si distingue per pubblicare sempre letteratura e saggistica di qualità è ambientato tra l’aspro Canada orientale e il magico New England, luoghi evocativi magistralmente pennellati dalla scrittura efficace dell’autrice. “Il cielo del crepuscolo era una distesa lattiginosa e le nuvole, abbandonate dalla luce, avevano flebili striature grigiastre, i bordi di un azzurro cupo”. Scoprire la vita vera oltre la baia, via “dalla piccola casa in cima alla scogliera”, perché “cosa poteva fare una ragazza in quel posto sperduto? Stare lì a cucinare per lui sapendo che c’era un vasto mondo che ti aspettava?”. Il lettore avrà il privilegio di poter conoscere e appassionarsi alla stagione delle rispettive esistenze di Idella e di Avis, settant’anni di vita tra aneliti e delusioni. Mai abbandonare i propri sogni e le proprie speranze, è questo il significato del romanzo, non è certo un caso se la poesia preferita di Idella è Il salmo di vita di Henry Wadsworth Longfellow. “Non dirmi, in dolenti versi, che la vita è un sogno vuoto! Perché un’anima assopita è morta e le cose non sono ciò che sembrano”.
Beverly Jensen nacque nel 1953 a Westbrook nel Maine e morì nel 2003 in seguito a grave malattia. I suoi racconti postumi ricevettero il plauso della critica. Wake fu scelto da Stephen King per The Best American Short Stories 2007.
Autore: Beverly Jensen
Titolo: Il mondo oltre la baia
Traduzione di Massimo Ortelio
Editore: Neri Pozza
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 17 euro
Pagine: 363