Stefania Piloni, autrice esordiente di “Prima di questo letto” (TEA, 2008), lancia un interrogativo. Racconta la storia di una giovane donna, senza nome, che si ribella alla gabbia dorata di un matrimonio fatto di finto rispetto e noia, dove il sesso è somministrato come un farmaco. “Con te è diverso perché ti amo“, sentenzia il marito per giustificare il ricordo più o meno lontano delle avventure sessuali che non smette di collezionare. L’amore, a sua detta, non rende il sesso sublime, ma lo impoverisce.
La protagonista decide un’altra direzione per la sua vita: un lavoro come agente immobiliare, una casa piccola, e la notte consacrata al flauto traverso come celebrazione d’identità. Comincia anche una ricerca del sesso per il sesso, fine a se stesso, senza implicazioni del cuore, alla maniera maschile, nient’altro che il semplice soddisfacimento di un bisogno.
Un giorno l’agenzia le affida una casa col cortile, una di quelle vecchie case piene di storia, dove ha abitato l’Amore. La camera ha un letto maestoso, ai piedi del quale sorge una libreria, così che dal letto si possa prendere un libro e lasciarsi cadere all’indietro per consumarlo. È qui che la protagonista conosce il potenziale acquirente che la mette in crisi, l’uomo sicuro di sé, dalla battuta pronta e sempre a proposito. Al primo incontro finiscono sul letto e dormono (un omaggio a Kundera); in seguito comincia un gioco sessuale in cui lei gli si offre come un dolce, e lui la divora con un cucchiaio. Nella cornice di questo simbolico luogo-non-luogo, i due consumano un gioco non solo di carni. Fino a quando lui comincia a farsi attendere più a lungo e lei si aspetta una presenza più costante.
“La vera trasgressione è l’Amore […] L’Amore è imprudente, prima di riempirti l’anima te la chiede“; il sesso, invece, è meno gravido di responsabilità, più soddisfacente. Il viaggio alla scoperta della ragion pura del sesso dà vita a una serie di riflessioni sull’amore. La trasfigurazione grafica della parola Amore è una felice eco nabokoviana: il culmine della parola Amore non è che un’unica effimera vetta, difficile da scalare, ma che dà sensazioni che ripagano di ogni sforzo. Una volta ritornati a terra, si desidera di nuovo la cima, che però non è un posto comodo, anzi piuttosto precario, forse “una toccata e fuga al paradiso“.
L’autrice lascia il lettore con queste domande: può una donna pensare con la vagina? Può una donna, una volta incontrato un partner non solo di letto, non lasciar parlare il cuore?
Stefania Piloni è una ginecologa milanese di fama e mamma di tre bambini. Il suo interesse per il tema femminile è uno sguardo solidale alle donne, nella scrittura e nel mestiere: anima e corpo in una sola voce. “Prima di questo letto” è il suo primo libro di carattere non scientifico.
Voto: 8
Autore: Stefania Piloni
Titolo: Prima di questo letto
Editore: TEA
Anno di pubblicazione: 2008
Prezzo: € 10
Pagine: 140