La voce limpida di Michela Cescon e il caratteristico timbro di Gigio Alberti leggono insieme “Quando la notte” (Emons Audiolibri, 2011) intensa ultima opera letteraria di Cristina Comencini pubblicata per la prima volta nel 2009 da Feltrinelli e giunta alla terza edizione. Ora il romanzo è diventato un film interpretato dalla sempre brava Claudia Pandolfi e dal talentuoso Filippo Timi presentato in concorso alla 68esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
“Nuvole basse sulla montagna del Gigante, al rifugio piove, ma domani dovrebbe essere bello”. Gigio Alberti dà voce ai pensieri di Manfred uno dei due protagonisti del libro nato e cresciuto in montagna da sempre abituato a parlare poco e a riflettere molto. Un “tipo solitario”, un “orso” aspro come le montagne circostanti il luogo nel quale vive, non privo di un suo particolare fascino che può attrarre e respingere allo stesso tempo. “C’è ancora la luce al piano di sopra, tra poco la spegne, quella va a dormire prima di me”. “Quella” è Marina che si trova in vacanza per un mese insieme al figlio Marco di due anni nell’abitazione di Manfred “l’ultima casa del paese”. Michela Cescon interpreta Marina la sua solitudine interiore “… buonanotte montagne, la mia ora di libertà è terminata... ” e le sue scomode verità. “Se stanotte il bambino dorme cinque o sei ore sono salva, domani lo porto fuori presto… ”. Fin da subito si stabilisce una forte attrazione tra Marina “gambe magre e senza muscoli” e Manfred “occhi chiari e duri” un legame sottile ma resistente, le loro anime sembrano parlarsi e questo si manifesta attraverso i loro rispettivi monologhi interiori che l’autrice abilmente costruisce in maniera stringata ma incisiva. “Anticipo sempre i problemi, così non mi sorprendono, ma non ha funzionato lo stesso. Sono troppo distratta, come da bambina”.
In Quando la notte Cristina Comencini, figlia del grande cineasta Luigi con il quale ha collaborato a lungo in veste di sceneggiatrice, narra il non sempre facile mestiere di madre, le sue inadeguatezze e i suoi malesseri “non ci riuscirò mai, non posso riuscirci”. Quasi per contrasto un padre i cui figli sono stati portati via dalla madre cerca di capire se stesso con in mente sempre la sua difficile infanzia capace ancora di condizionare il suo presente. “Le donne non sanno crescere i figli”. In questo posto non specificato (il film è stato girato in Piemonte a Macugnaga e sul Monte Rosa) quasi sospeso nel tempo “potrei essere nel Medioevo… ” dove il silenzio è la nota dominante, un uomo e una donna s’incontrano e si scontrano in un momento particolare della loro vita, accomunati da un bagaglio esistenziale pieno di dolore e rabbia. Forse solo la montagna alta e solenne conosce le pene dell’anima di Manfred “… le donne non le conosco… ” e di Marina “… ho un masso al posto del cuore… ”. In una recente intervista concessa prima di presentare il suo film a Venezia Cristina Comencini ha così sinteticamente raccontato il suo libro: “La mia è una storia a tre: un bambino, un uomo, una donna, nei loro sentimenti più ancestrali. I miei due protagonisti s’incontrano in un momento particolare: lui è stato lasciato dalla moglie, lei in vacanza con il figlio. Colui che ha sofferto l’abbandono della propria madre, salva la vita a questa madre nel suo momento di buio. Il loro incontro scatena una tensione che diventa una conoscenza totale e profonda tra loro, a prescindere da quanto tempo passeranno insieme”.
Nell’audiolibro, capace di dare un nuovo punto di vista a una storia sentimentale ma senza sentimentalismo e qui sta il fascino del romanzo, le voci di Michela Cescon e Gigio Alberti rendono ancora più affilata la suspense finale tutta giocata sul filo del desiderio tra l’uomo e la donna. “Senza fiato, toccami, Manfred, prima che muoia di nuovo, in un attimo, questo che mi lega a te per la vita”. Come era avvenuto ne La bestia nel cuore dedicato al tema dell’incesto, anche questa volta l’autrice racconta in che modo il mondo nel quale viviamo cambia e si evolve. Regista/scrittrice, donna impegnata nella società civile e madre di una grande famiglia, Cristina Comencini dimostra a tutte le donne che non bisogna mai smettere di coltivare il proprio giardino come sosteneva il Candide di Voltaire. Anzi “ogni tanto occorre guardare fuori dal proprio giardino per capire come va il mondo”.
“Montagne nere, cielo senza stelle, silenzio, foglie si strusciano, gridi lontani di uccelli”.
Michela Cescon è nata a Treviso e si è diplomata alla scuola del Teatro Stabile di Torino di Luca Ronconi. Sin dagli inizi della sua carriera di attrice si è dedicata prevalentemente al teatro collaborando con Valter Malosti. Ha vinto svariati premi teatrali quali il Premio Lina Volonghi (1995) e il Premio Ubu come migliore attrice (2004). Per il cinema è stata diretta da Matteo Garrone nel film Primo amore (2004). Nel 2005 ha avuto una parte in Cuore Sacro di Ferzan Ozpetek ed è stata protagonista di Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005) di Marco Tullio Giordana. In Vincere (2009) di Marco Bellocchio l’attrice ha interpretato il ruolo di Rachele Mussolini.
Gigio Alberti è nato a Milano. Dalla fine degli anni Ottanta in poi ha partecipato a molte pellicole italiane di qualità (Sud, Marrakech Express e Mediterraneo di Gabriele Salvatores). Il suo film più recente è Femmine contro maschi (2011) di Fausto Brizzi. Ha partecipato anche a film e a telefilm per la televisione.
Cristina Comencini è nata a Roma dove vive e lavora. Con Feltrinelli ha pubblicato Le pagine strappate (1991), Passione di famiglia (1994 – Premio Rapallo), Il cappotto del turco (1997), Matrioska (2002), La bestia nel cuore (2004), Due partite (2006), L’illusione del bene (2007), Quando la notte (2009). Come regista ha firmato: Zoo (1988), La fine è nota (1992), la trasposizione cinematografica del romanzo di Susanna Tamaro Va’ dove ti porta il cuore (1996), Matrimoni (1998), Liberate i pesci (2000), Il più bel giorno della mia vita (2002), Bianco e nero (2007). Dal suo romanzo La bestia nel cuore, che ha vinto il Premio Castiglioncello, Cristina Comencini ha tratto il film candidato all’Oscar 2005. Nel 2006 ha messo in scena Due partite, scritto per il teatro, da cui nel 2009 Enzo Monteleone ha tratto l’omonimo film. Nel 2010 ha scritto l’atto unico Libere, per l’Associazione femminile Di Nuovo da lei lanciata, portato in scena dalla sorella Francesca, regista, assistita da Carlotta Cerquetti e Francesca Leone e recitato da Lunetta Savino e Isabella Ragonese.
Autore: Cristina Comencini
Titolo: Quando la notte
Editore: Emons Audiolibri
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 12,90 euro
1 CD Audio formato MP3, versione integrale
Autore: Cristina Comencini
Titolo: Quando la notte
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 16 euro