Grossman in “Qualcuno con cui correre” (Mondadori), ci regala un libro insolito, ambientato in Israele, come la maggior parte della sua produzione, ma con un punto di fuga rispetto al conflitto con gli arabi e i palestinesi.
A dominare l’opera sono figure di adolescenti, penetrate con rara lucidità e con il senso positivo della loro apertura al mondo, che avviene in modo imprevedibile e generoso.
Il protagonista è un ragazzo di quindici anni Assaf, che lavora per un canile municipale. Deve ritrovare il padrone di un cane disperso e particolarmente irrequieto per la disperazione di aver perso il suo punto di riferimento. Assaf, trascinato dal cane, corre per tutta Gerusalemme come un disperato, raggiunge luoghi e persone imprevedibili, per venir infine a scoprire che la padrona della sua cagnolina è Tamar, una ragazza speciale, di cui si innamora. Nella sua corsa Assaf incontra anche situazioni difficili: è costretto a lottare lui, un ragazzo per natura timido, ma scopre in sé un lato nuovo, perché è disposto a tutto pur di non perdere la sua cagnolina e di trovare Tamar. La padroncina intanto è fuggita di casa per aiutare suo fratello, tossicodipendente, ma anche eccezionale chitarrista. Tamar lo cerca disperatamente fino ad arrivare a cantare per le strade e a ridursi come una mendicante. La sua è una gran bella voce e spesso,vinte le prime esitazioni, ha successo e soprattutto raggiunge il suo scopo: ritrova il fratello. Decide di fuggire in montagna per disintossicarlo. È lì, in quella situazione disperata, che la raggiunge, dopo lunghe peripezie, Assaf.
Tra i due nasce una simpatia immediata. Il ragazzo è pronto ad aiutare Tamar nella sua ardua impresa, un’impresa, che li rende non più soli ,ma uniti in un compito comune. Adesso Assaf ha qualcuno con cui correre per le strade della vita.
Qualcuno con cui correre è un libro avvincente, presenta sulla scena personaggi positivi e negativi, ma tutti chiaramente delineati, per quanto imprevedibili. Protagonisti sono gli adolescenti, con il loro senso di solitudine, la ribellione, ma anche il bisogno di amore e l’apertura verso il mondo, l’arte e soprattutto gli altri che abbiano un cuore simile. La narrazione presenta situazioni difficili, ardue, crude, ma il messaggio è sicuramente di speranza.
David Grossman (Gerusalemme 1954), noto per il suo impegno volto a una risoluzione pacifica della questione palestinese, è uno dei più grandi narratori contemporanei. È diventato un caso letterario nel 1988 con Vedi alla voce: amore, seguito da Il libro della grammatica interiore, Che tu sia per me il coltello, Qualcuno con cui correre, Col corpo capisco, Il sorriso dell’agnello e A un cerbiatto somiglia il mio amore. Suoi sono anche quattro celebri libri-inchiesta dedicati alla questione palestinese: Il vento giallo, Un popolo invisibile, Con gli occhi del nemico e La guerra che non si può vincere.
Autore: David Grossman
Titolo: Qualcuno con cui correre
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2001/2011
Pagine: 362
Prezzo: 10 euro