Il linguaggio segreto dei fiori. Parla Vanessa Diffenbaugh

ilinguaggio-segreto-deifioriIl linguaggio segreto dei fiori” (Garzanti) è uscito in Italia il 5 maggio ed è già stato definito un fenomeno editoriale, conteso da tutti gli editori è stato venduto in trenta paesi, con aste agguerrite e cifre record.

L’autrice, Vanessa Diffenbaugh, racconta una  storia di coraggio e di speranza, di abbandono e di incredibile sete di vita, ma anche pieno di amore, quello più vero, che dà senza pretendere nulla in cambio. Il libro contiene anche un piccolo dizionario sul significato dei fiori, proprio quello che la protagonista con tanta cura crea per se. Vanessa Diffenbaugh in questi giorni, è in Italia per promuovere il suo libro e noi l’abbiamo incontrata per farci raccontare meglio com’ è nato questo romanzo e cosa l’ha ispirata.

“Io ero a casa  con i miei bambini, e mentre ero con loro ho pensato che avrei sempre voluto essere una scrittrice e che sarebbe stato bello scrivere un libro incentrato su una storia  di affidamento, dato che io e mio marito avevo una certa esperienza sull’argomento, avendo per anni tentato e poi ottenuto l’affido di bambini.”

Il malessere e il disagio sono sempre presenti nel libro, crede che sia una condizione comune a molti dei bambini che purtroppo vivono l’abbandono?
“Sicuramente non avere un punto di riferimento per questi bambini è devastante, crea un problema di disagio e carenze affettive. Il primo bambino che ci hanno affidato, Trevor è stato fortunato e noi con lui, perché siamo stati la sua unica famiglia si dall’inizio, oggi lui va al college e ne siamo molto fieri, ora abbiamo altri 2 bambini in affido, ma non per tutti è sempre così, il più delle volte passano da una famiglia a un’altra e questa situazione di certo non li aiuta.”

Lei ha scelto di far parlare la sua protagonista attraverso il linguaggio dei fiori, è forse questo che ha reso il libro cosi interessante agli editori? Secondo lei cosa ha scatenato tanto interesse? Il suo romanzo esce in contemporanea in questi giorni in diversi paesi del mondo, si aspettava tanto successo?
“Sono stupita anche io di questa cosa, ma sono contenta e molto sorpresa di tutto questo successo. Io sono una mamma che scriveva di notte e quando avevo tempo, devo dire che non so perché abbia avuto tanto successo, i fiori sicuramente rappresentano l’amore e il lato romantico del libro che però crea anche un certo equilibrio con la  tristezza dell’abbandono.”

Il libro in Italia esce con ben 4 copertine, su ognuna c’è un fiore diverso, cosi il lettore potrà avere una copia personalizzata. Le piace quest’idea?
“Adoro quest’idea mi entusiasma moltissimo, devo dire che solo in Italia hanno avuto tante idee creative per il lancio del mio libro.”

Quale dei fiori che ci sono in copertina le appartiene di più e quale invece rappresenta meglio la protagonista Victoria? La rosa rosa (grazia ed eleganza) – la camomilla (la forza nelle avversità)la gerbera (l’allegria) – la buganvillea (la passione).
“Credo di poter dire che sia per me che per Victoria è la camomilla che rappresenta la forza delle avversità, la capacità di andare avanti nonostante la vita non sia sempre facile. La camomilla descrive perfettamente ciò  che ha fatto e vissuto Victoria, lei è riuscita a trovare la forza per andare avanti, noi tutti non dobbiamo mai fermarci davanti alle difficoltà. Nel mio caso il lavoro del libro è stato duro e difficile, ma alla fine ci sono riuscita e quindi mi sento un po’ come lei.”

Alla fine del libro lei ha inserito il dizionario del linguaggio dei fiori di Victoria, ci racconta come ha scelto i fiori da inserire? Anche lei come  la protagonista ha consultato tanti libri prima di arrivare a una definizione più adatta?
“Si in un certo senso il processo che racconta Victoria nel catalogare i fiori è quello che ho adottato anche io, ho girato per le biblioteche, ho comprato libri sull’argomento. Mi sono consultata con mia cognata che è una biologa e un conoscitrice di fiori e piante e con lei ho cercato di capire cosa era meglio inserire, ma alla fine ho scelto quello che mi piaceva di più o il significato più comune. Ma mi sono anche  consultato con un fioraio e con un botanico di Harvard. Oppure un caso particolare è stato per la camelia, ho scelto il significato che ho trovato in un solo libretto e quindi più raro: Il destino è nelle tue mani.”

La sua passione per i fiori quando è nata? Lei è un’appassionata di botanica?
“Non sono esperta di botanica, ma sono appassionata di piante e adoro i fiori, ma non sono tanto brava diciamo che non ho pollice verde ma più conosco i fiori e più li amo.”

Siamo in primavera e tutti hanno voglia di riempire i balconi di fiori colorati  e profumati, se chiedessimo a Victoria cosa ci consiglierebbe per rendere le nostre giornate più allegre e colorate, cosa crede ci proporrebbe?
“Victoria dovrebbe sapere meglio per chi sono i fiori e per chi è il balcone, per che tipo di felicità cerca ci sono tanti fiori che possono rallegrare e donare felicità come la margherita. Ma diciamo che come nel caso del libro bisognerebbe avere più informazioni.”

Guarda il booktrailer.

Per scrivere “Il linguaggio segreto dei fiori” Vanessa Diffenbaugh ha tratto ispirazione dalla sua esperienza come madre adottiva. Dopo aver studiato scrittura creativa alla Stanford, ha tenuto corsi di arte e scrittura ai bambini delle comunità di accoglienza. Lei e suo marito hanno tre figli e vivono a Cambridge, nel Massachusetts. Il linguaggio segreto dei fiori è il suo primo romanzo.

Autore: Vanessa Diffenbaugh
Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 2011
Prezzo: 18,60 euro
Pagine: 344

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