Come afferma il suo autore, “Il sogno del calciatore adolescente” (66THAND2ND, 2010) di J.J. Armas Marcelo, è un libro di ricordi, dove la memoria si confonde col sogno, e la passione per il calcio diventa un modo per raccontare il tempo dell’adolescenza, “quando tutti credevamo di essere i migliori con un pallone tra i piedi”.
Nella Spagna franchista degli anni ’50 e ’60, un gruppo di ragazzini dell’isola di Gran Canaria trova nel gioco del calcio un dimensione magica, un mondo straordinario dove provano emozioni e apprendono valori che li accompagneranno fino all’età adulta: “Il calcio mi ha insegnato a non disprezzare mai l’avversario, ma soprattutto a dare il giusto valore alle cose in un mondo confuso e ignoto in cui muoviamo i primi passi alla cieca, incapaci di distinguere i rischi calcolati dai meri azzardi, le visioni immaginarie dalle realtà autentiche”.
Il calcio raccontato da Armas Marcelo appare anni luce distante da quello che siamo abituati a vedere oggi. Lontano dal sistema affaristico che sembra aver preso il sopravvento sul senso del gioco e sull’ “estetica dello spettacolo”. L’autore ripercorre le partite più spettacolari, descrive con passione le azioni dei giocatori più fantasiosi, quasi li avesse ancora davanti gli occhi mentre sfoggiano una destrezza capace di farli andare contro la legge di gravità: “perché fino a quando non sarete capaci di andare contro la legge di gravità non riuscirete mai a convincere nessuno al mondo che sapete giocare a pallone”.
Anche all’epoca, tuttavia, non mancava un aspetto oscuro del gioco. Per un’intera fazione di intellettuali esso rappresentava “un oppio del popolo che il generale Franco utilizzava a dismisura per tenere la popolazione lontana dalle tentazioni esterne, dalla rivolta politica e dallo Sciopero generale pacifico”. Quale amante della letteratura e scrittore, Armas Marcelo ricorda di essersi trovato in mezzo tra i due fronti: quello di chi “viveva di e con il calcio” e quello di chi lo “disprezzava intellettualmente”.
Ma quello dell’adolescenza è il tempo del sogno e del desiderio: “una linea retta di desideri attraversa gli anni che non abbiamo ancora vissuto e che vivremo passo dopo passo”. E il sogno per eccellenza per i “ragazzi atletici e scattanti della squadra di Bernal” era di giocare nel Real Madrid. L’autore confessa che nel suo caso il sogno “si trasformò ben presto in una sorta di allucinazione visionaria, un’ossessione persecutoria, che mi sorprendeva ogni volta che chiudevo gli occhi”.
In questo sogno o visione, si trovava a giocare nella grande squadra spagnola insieme all’amico Cholas. Cholas che gli diceva: “bisogna sognare tanto perché si realizzino i sogni. E non puoi raccontarli a nessuno, devi tenerli segreti, altrimenti si dissolvono nel nulla”. Lo stesso Cholas che, qualche anno più tardi, ormai cresciuto e deluso, gli disse: “bisognava sognare, ma probabilmente io non l’ho fatto abbastanza”.
Con un velo di malinconia si conclude quindi questo viaggio nella memoria, nel passato non di un giocatore, ma di un sognatore: “Il tempo era passato e il calcio era rimasto indietro”. Anche da adulto, anche dopo aver intrapreso un’altra strada, l’autore non può fare a meno di percepire “quel retrogusto amaro che avverte chi non si sente fallito né frustrato, ma ha la sensazione che le cose sarebbero potute andare diversamente, che avrebbero potuto assumere un’altra piega, se solo avesse preso sul serio il suo sogno di adolescente”.
J.J. Armas Marcelo, giornalista e scrittore, è nato a Las Palmas nelle isole Canarie nel 1946. Dopo essersi laureato in Filologia e Letteratura classica all’Università Complutense, si trasferisce nel 1978 a Madrid dove collabora con numerosi giornali, emittenti radiofoniche e televisive. «Giramondo della scrittura», attualmente si divide tra Madrid e Alpedrete, un paese della Sierra de Guadarrama, ma non rinuncia ai suoi frequenti viaggi in America Latina. Famosi sono in Spagna e in Sud America gli articoli, le recensioni e gli editoriali che scrive. Imponente la sua produzione letteraria: tantissimi i romanzi ma non manca la saggistica, nella quale emerge la vena giornalistica. All’Italia è legato per la cura del prologo di alcune opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Autore: J.J. Armas Marcelo
Titolo: “Il sogno del calciatore adolescente”
Editore: 66THAND2ND
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 15 euro
Pagine: 208