È un libro necessario, anche per chi conosce bene l’opera della giornalista russa uccisa nel 2006, “Anna Politkovskaya“ di Francesco Matteuzzi e Elisabetta Benfatto (Becco Giallo 2011), bellissima graphic novel sulla vita della reporter della Novaja Gazeta, che per anni ha scritto, spesso unica giornalista a farlo nel preoccupante panorama dell’informazione russa, della drammatica situazione in Cecenia. Difendendo sempre la giustizia e la verità, raccontando il “disonore russo” anche a costo di andare contro il potere del Cremlino e infine perdere la vita.
La graphic novel è arricchita da una prefazione dell’attrice Ottavia Piccolo, che ha portato a teatro uno spettacolo sulla Politkovskaja. “Non è giusto aver bisogno di eroi, ma è questo che Anna Politkovskaja è diventata: una figura eroica. Eppure faceva soltanto il suo lavoro, la giornalista” scrive nella prefazione. E infatti il più grande merito del libro è proprio svelare, oltre la figura di eroina che poi è diventata, la grandezza semplice di questa donna minuta dal rigore morale incrollabile.
Dai massacri in Cecenia alla tragedia di Beslan, il libro ripercorre per quadri, con un tratto morbido e grazie all’efficace scelta del bianco e nero, i fatti cruciali della vita della giornalista russa. Senza tralasciare nemmeno una delle tante opposizioni che trovò sulla sua strada. Dalla più crudele, quella del Cremlino, a quelle interne del suo giornale, che cercava però di difenderla e che ha pagato duramente l’opposizione a Putin: dopo Anna, anche la collaboratrice Anastasia Boburova è stata uccisa insieme all’avvocato e attivista per i diritti umani Atanislav Markelov nel gennaio 2009.
Un libro che si legge apprezzando pagina dopo pagina la grandezza commovente della Politkovskaja, la sua umanità anche nei difetti, il suo essere piccola come in alcune tavole, sovrastata eppure ferma davanti all’ennesimo soldato russo, agli interrogatori, alle diverse incarnazioni di un potere grigio e immenso. Piccola eppure ferma come alla fine, quando tornando una sera, donna semplice con le borse della spesa, fu ammazzata sulla porta di casa. Eroina anche suo malgrado, come diceva lei stessa nella frase riportata all’inizio del libro: “Io vedo tutto. Questo è il mio problema”.
Anna Politkovskaja, giornalista e scrittrice, nasce a New York da genitori sovietici nel 1958. Nei suoi articoli e libri non ha esitato a condannare il Governo e l’Esercito russo per lo scarso rispetto dimostrato nei confronti dei diritti umani e dello stato di diritto. Conosciuta soprattutto per i suoi reportage sulla Cecenia e per la sua opposizione alla politica di Vladimir Putin, più volte minacciata di morte, Anna Politkovskaja viene assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006.
Autore: Francesco Matteuzzi, Elisabetta Benfatto
Titolo: Anna Politkovskaja
Editore: Becco Giallo
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 14 euro
Pagine: 127