“La sparizione” (Guanda, 2010), di Andrea Fazioli, è un libro che sa sorprendere, scuotere e cogliere di sorpresa il lettore, anche quello più esperto, l’amante dei gialli più incallito.
Un romanzo giallo, dunque, orchestrato in maniera astuta e solo in apparenza prevedibile, che sancisce il ritorno dell’ormai ex poliziotto Elia Contini, personaggio nato con il romanzo Chi muore si rivede.
La trama è agghiacciante quanto apparentemente semplice: Natalia, una graziosa ragazza di diciassette anni, perde prima il padre, un noto medico di Lugano che muore all’improvviso d’infarto, e poco dopo anche la madre, uccisa davanti ai suoi occhi, unica testimone oculare dell’accaduto. Lo shock per la duplice perdita, ma soprattutto per il drammatico omicidio fa sprofondare Natalia in un silenzio afasico e in una catastrofica perdita di memoria. Ma è proprio lì a Corvesco, dove viveva la madre della ragazza, che la giovane incontra Elia Contini, che si arrabatta facendo il giornalista. Un nuovo enigma, dunque, si pone sulla strada dell’ex poliziotto. Contini, un po’mosso dalla sua incurabile curiosità e dalla sua capacità di finire in situazioni sbagliate, ma soprattutto per proteggere Natalia, farà di tutto per risolvere un caso che sembra più semplice e scontato del previsto. Ovviamente solo in apparenza. Il racconto si snoda, infatti, in modo quasi prevedibile sulle tracce dell’assassino. Sin dall’inizio i sospetti ricadono sul proprietario di un equivoco locale notturno, poiché implicato in affari poco puliti, di cui il medico defunto era a conoscenza. Sembra dunque che l’omicida sia ormai alla resa dei conti, ma… viene trovato morto: omicidio o suicidio?
Sarà solo l’abilità e la sagacia di Elia Contini a sciogliere i nodi dell’enigma. Il protagonista, così combattuto tra passione per il proprio ex-lavoro e i legami sentimentali, mette in campo tutta la sua intelligenza critica e la sua sensibilità. E allora diviene quasi impossibile non riuscire ad ammirarlo o amarlo, nonostante le pecche che mostra e che lo rendono così normale e umano.
Il corso della narrazione de La Sparizione, articolata in sezioni tematiche, sembra condurre il lettore dritto verso la soluzione finale, senza indugi ed esitazioni, ma il colpo di scena è dietro davvero dietro l’angolo. Ed è sicuramente un pregio degno di nota la capacità di Andrea Fazioli di risolvere i risvolti dei fatti tragici narrandoli in chiave ironica, senza cedere a sentimentalismi o drammatizzazioni eccessive. Un giallo da leggere tutto d’un fiato, dunque, fino alla fine, senza mai dare niente per scontato.
Andrea Fazioli, nato nel 1978, vive a Bellinzona, nella Svizzera italiana. Nel 1998 ha vinto il Premio internazionale Chiara giovani. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Chi muore si rivede, per l’editore Armando Dadò di Locarno. È giornalista, attualmente lavora alla RSI (Radiotelevisione Svizzera). Con L’uomo senza casa (2008) ha vinto il Premio Stresa di Narrativa.
Autore: Andrea Fazioli
Titolo: La sparizione
Editore: Guanda
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18 euro
Pagine: 252