L’autunno dei festival letterari si apre con “Parolario“, manifestazione che vede ogni anno raccogliersi nella bellissima cornice del lago di Como autori di rilevanza nazionale pronti a presentare le proprie opere ma anche a confrontarsi sui temi più diversi. Il tutto arricchito da concerti, film, incontri di filosofia, che rendono Parolario un vero festival della cultura, senza preclusioni di genere. Giunto al decimo anno di vita, Parolario non poteva non porsi come tema portante di questa edizione “Il tempo”.
Il Tempo inteso in tutte le sue accezioni e varianti, persino quelle meteorologiche: la Storia, il mutamento di valori e idee, l’evoluzione, il tempo oggettivo e quello soggettivo, l’eternità, il tempo nell’arte, il tempo nella musica… A confrontarsi su questo tema vasto e complesso si alterneranno fino al 12 settembre scrittori, filosofi, studiosi, scienziati, giornalisti, secondo lo stile accattivante e mai accademico che è la cifra distintiva del festival. L’edizione 2010 propone, come sperimentato negli ultimi anni, due focus geoculturali.0
Il primo è dedicato ai paesi scandinavi, ora più che mai legati, nell’immaginario dei lettori italiani, alla produzione giallistica, da cui Parolario prenderà le mosse per indagare poi altri aspetti della culturacontemporanea del Grande Nord. Fra gli ospiti in Piazza Cavour, Bjorn Larsson, Johan Stenebo, Kjell Ola Dahl e Hallgrimur Helgason. Anche il consolidato ciclo di film che Parolario propone, quasi ogni sera, riserva ampio spazio alle pellicole scandinave, da Sinfonia d’autunno e Il posto delle fragole di Bergman, a Kitchen Stories di Hamer.
Il secondo approfondimento è per la Turchia, con due giornate (3-4 settembre), a cura di Marco Ansaldo e Yasemin Taskin di full immersion in questo mondo affascinante in bilico fra Europa ed Asia, dove essere intellettuali può anche significare veder messa in pericolo la propria libertà. Innanzitutto, accanto alle presentazioni di libri freschi di stampa, il tema del tempo offre l’occasione preziosa per rileggere ed approfondire anche i classici, con l’aiuto di esperti fra i più quotati in Italia.
E non si poteva, parlando di tempo, non dare spazio all’Ulysses di James Joyce, che sarà riletto dal filosofo Giulio Giorello e da John McCourt (7 settembre), autentico punto di riferimento europeo per la critica joyciana. Senza dimenticare la letteratura italiana, con approfondimenti su Pirandello (5 settembre), cui Matteo Collura ha dedicato una biografia, presentata a Parolario in anteprima nazionale; su Manzoni, con “il tempo di Don Abbondio”, e la presenza di Gianmarco Gaspari di Casa Manzoni di Milano, Matteo Collura e del giornalista Andrea Bosco; sul Canzoniere di Petrarca, con Giuseppe Frasso e Armando Torno.
Una seconda novità è data dalla folta presenza non solo di autori, ma anche di editori, librai, insomma di professionisti che lavorano con gli autori, che scelgono le opere da immettere sul mercato italiano e che ne preparano l’uscita. Il pubblico di Parolario potrà così curiosare nel backstage del mondo dei libri, in tutto ciò che sta dietro le copertine che vediamo in vetrina. Il 1 settembre una tavola rotonda sarà dedicata ai “Nordici che scaldano le classifiche”, con i principali editori italiani di autori scandinavi, giallisti e non: Iperborea, Guanda e Marsilio. Terza novità, “Il poeta del giorno”: ogni sera, dalle 20.30 alle 21, incontro con un poeta locale, per conoscerne meglio la produzione, ma anche gli amori letterari.
Ampio spazio è dato poi alla creatività giovane, sia nella scelta di autori ancora da scoprire, sia con iniziative inedite come “Dreamers Time”, un ciclo curato da Paolo Lipari, in cui verranno presentati i filmati realizzati dagli studenti della Scuola Cine Video di Como.
Torna a Parolario anche Sebastiano Vassalli (5 settembre) che presenta il suo nuovo romanzo “Le due chiese“. Fra i nomi più noti spiccano anche la psicologa Silvia Vegetti Finzi, la giornalista Benedetta Tobagi, il principe italiano degli chef Gualtiero Marchesi, il cantautore Davide Van de Sfroos. Puntata nel mondo della moda con Tony di Corcia, Giusi Ferrè ed Elio Fiorucci, che ricorderanno Gianni Versace, e poi Carla Perrotti, la “signora dei deserti”. Altri ancora: Maurizio Milani, Marcello Foa, Sebastiano Nata, Paolo Di Stefano, Pietro Grossi, Massimo Picozzi, Mehemet Murat Somer, Serdan Ozkan.
Giocare con il tempo è da sempre una prerogativa del cinema e, celebrando il decennale di Parolario, sarà divertente giocare con la settima arte, in una rassegna di proiezioni serali quasi quotidiane in Piazza Cavour. Film che hanno immaginato un futuro che, per noi oggi, appare già passato, come quello inventato da Jules Verne con la sua “Macchina del tempo” e tradotto in celluloide da George Pal, o le città ipotizzate dai maestri della Nouvelle Vague: quella irregimentata da un sistema che impedisce la lettura bruciando i libri a Fahrenheit 451 raccontata da Truffaut, e la Alphaville di Godard. L’avvenire barbarico e fantastico dipinto da Boorman in Zardoz e quello orwelliano e angosciante proposto da George Lucas nell'”Uomo che fuggì dal futuro” e da “Terry Gilliam in Brazil”.
Non mancherà poi la musica dal vivo. Appuntamento clou quello organizzato con l’Azienda Turistica e il Comune di Campione D’Italia per il 9 settembre a Campione: il concerto “De Andrè canta De Andrè”, in cui Cristiano De Andrè riproporrà i brani più famosi di suo padre Fabrizio.
A completare un calendario denso e variegato come di consueto, tre mostre: in Biblioteca i libri d’arte di Antonio Noia, per la quinta edizione di Altrepagine, a cura di Arte&Arte; al Broletto i lavori dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti “Galli” di Como; a San Pietro in Atrio mostra fotografica “La città. Il tempo di uno scatto” a cura dei Gruppi Fotografici I Diamanti e Spinaverde Immagine.
Per info: www.parolario.it