Dopo il successo editoriale del 2009 con l’esordio “La biblioteca dei morti“, Glenn Cooper dà vita all’atteso seguito dal titolo “Il libro delle anime” (Nord). Tutto ha inizio così come si era concluso:con una data e un libro.
Un volume misteriosamente sottratto dagli scaffali della Biblioteca dei morti, riappare nei sotterranei di una casa d’aste londinese che sta per venderlo al migliore acquirente. Chi vuole averlo, sa il contenuto che esso cela e farà di tutto per entrarne in possesso. A distanza di alcuni anni dall’ avventura legata alla misteriosa Biblioteca, l’agente Will Piper si è sposato con la sua collega Nancy ed è diventato padre. Costretto a dimettersi dall’FBI, ha cercato di dimenticare tutta quella faccenda. Ma inutilmente. Sembra che su questa storia non sia stata ancora scritta la parola fine.
Will riceve un biglietto, spedito da un ex agente della Cia, Henry Spence, anch’egli coinvolto in quel caso, che lo contatta per chiedere il suo aiuto e risolvere,- prima che sia troppo tardi – quella che per lui sta diventando un’ossessione. Dopo numerose ricerche, Henry è venuto a sapere che dalla Biblioteca dei morti è sparito un volume, un manoscritto contenente la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall’VIII secolo dopo Cristo, fino al 9 Febbraio del 2027, data in cui cessano le morti. La missione di Will è recarsi in Inghilterra e ritrovarlo. Ma non sarà il solo.
Ben congegnato e artificiosamente coinvolgente, con un discreto crescendo narrativo, “Il libro delle anime” è un romanzo che rispetta le attese del precedente, per stile, trama e costruzione dei personaggi. In poche parole, il solito pastone di generi (storia, thriller, fantasy) con intenti commerciali, perfezionato per far presa e appiccicoso quanto basta per creare il dovuto-voluto seguito: è previsto anche un terzo episodio.
Altalenanti vicende svoltesi in diverse epoche storiche, descritte con cura e intrecciate in maniera ordinata con un presente minaccioso, fanno da sfondo ad un unico tema: la predestinazione della vita dell’uomo. E’ tutto già stato scritto, oppure, come recitavano i latini, homo faber fortunae suae e artefice dei destini del mondo?
Stante il contorno di personaggi e luoghi misteriosi (Area 51, Servizi segreti,associazioni segrete) che ruotano intorno alla storia – elementi indispensabili per creare misteriose e suggestive atmosfere considerazioni – al di là dei rimandi agli aspetti storici, il vero protagonista di questa serie è il libro in quanto tale. Oggetto che custodisce, rivela e tramanda; considerato sacro, a volte proibito tanto da dover essere bruciato, quasi sul punto di essere considerato obsoleto, esso è ancora vivo e vegeto. E vuole dire la sua.
La ricerca di un oggetto perduto è un espediente narrativo intramontabile, che ha fatto la fortuna di tanti romanzieri. Se a ciò aggiungiamo che si tratta di un libro che svelerebbe un inquietante segreto, come non resistere alla tentazione di leggere come finirà il libro di Glenn Cooper e contemporaneamente sapere cosa è scritto nel futuro?
Una lettura che dividerà il pubblico: appassionerà gli amanti del genere, alimentando le immancabili congetture su complotti e inganni necessari a nascondere scomode e indicibili verità; deluderà, i detrattori dei sequel, che lo troveranno, ovviamente, banale e noioso.
Glenn Cooper è uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della Biblioteca dei Morti, il romanzo d’esordio più venduto in Italia nel 2009 e pubblicato in 29 Paesi, si è subito imposto anche come autore di bestseller.
Autore: Glenn Cooper
Titolo: Il libro delle anime
Editore: Nord
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 19,60 euro
Pagine: 432