Verità e leggenda, mito e fantasia. È “La Papessa“ (Newton Compton Editori 2010) di Donna Woolfolk Cross, traduzione di Susanna Bini. La storia del Papa donna che fingendosi uomo avrebbe regnato sulla Chiesa di Roma dall’anno 853 all’855 con il nome di Giovanni VIII è costata all’autrice ben sette anni di ricerche trascorse raccogliendo fonti storiche, documenti e altro materiale. Ma chi era questa controversa figura di donna forte e determinata?
Intorno all’anno Mille, dove le donne erano considerate espressioni del diavolo, Giovanna desiderava imparare a leggere e a scrivere. Così ce la presenta l’autrice, dove la vita di Papa Johannes Anglicus è descritta in forma romanzata. “Era il ventottesimo giorno di Wintarmanoth nell’anno di Nostro Signore 814, l’inverno più rigido a memoria d’uomo”. Nel villaggio di Ingelheim in Franconia Giovanna nasce nella grubenhaus del canonico proveniente dall’Inghilterra il quale appena si rende conto che Gudrun, la propria compagna di origine sassone, ha dato alla luce una femmina non si preoccupa di nascondere il proprio scontento. “Le donne sono, per natura, assolutamente incapaci di ragionare”. La bambina nasce il 28 gennaio lo stesso giorno nel quale muore Carlo Magno. Giovanna fin da piccola è “avida di imparare” in un mondo nel quale leggere e scrivere “era considerato innaturale per una ragazza”.
L’incontro con il greco Esculapio “dalla barba intera, lunga, bianca come i capelli” maestro della schola della cattedrale di Mainz fa capire a Giovanna che “il suo amore per la conoscenza non era innaturale o peccaminoso, ma la diretta conseguenza della capacità di ragionare donatale da Dio”. Come diceva Sant’Agostino: Cogito, ergo Deus est, Penso perché Dio esiste, sarà la frase guida di Giovanna che la porterà a salire sul Trono di San Pietro. Fuggita da casa dopo la partenza del suo maestro, la ragazza si reca nella Cattedrale di Dorstadt, dove conosce e s’innamora del Conte Gerald “cavaliere dai capelli rossi”. Dopo la morte del fratello Giovanni, la giovane assume la sua identità con il nome di Giovanni Anglico e si nasconde per dodici anni nel monastero benedettino di Fulda, studiando teologia e le arti mediche. Nel monastero “le stesse qualità intellettuali che come donna le avevano procurato derisione e disprezzo, lì erano universalmente riconosciute”.
Una volta giunta a Roma come monaco Johannes Anglicus, nessuno poté lontanamente immaginare la sua vera identità. Qui curò e guarì Papa Sergio diventando il suo fidato consigliere. Alla morte di Papa Leone fu eletta Papa…
Donna Woolfolk Cross ha scritto Pope Joan nel 1996 “uno dei personaggi più straordinari e affascinanti della storia occidentale, e uno dei meno conosciuti”. Il libro si trova al primo posto dei Supertascabili da quattro settimane con 35.000 copie vendute. La sceneggiatura dell’omonimo film diretto da Sonke Wortmann e interpretato da Johanna Wokalek, David Wenham, John Goodman e Ian Glen, è tratto dal romanzo della Woolfolk Cross. Il cinema si era già occupato di questo affascinante personaggio nel 1971 affidando il volto di Giovanna all’intensa Liv Ulmann nel film La Papessa Giovanna per la regia di Michael Anderson. Nella nota dell’autore si legge che “fino alla metà del XVII secolo il papato di Giovanna era universalmente noto e accettato per vero”. Ma sotto l’intensificarsi degli attacchi del protestantesimo la Chiesa iniziò a distruggere e a requisire tutte le note storiche imbarazzanti, libri e documenti che riguardavano Giovanna.
Il primo che parlò della donna che osò diventare Papa assumendo sembianze maschili fu il cronista Giovanni di Metz circa nel 1240, ripreso alcuni anni dopo dal domenicano Martino di Troppau. Anche Boccaccio nel suo De mulieribus claris (1361/1362) racconta che il vero nome della donna era Giovanna Angelica. Non mancano i riferimenti della cultura popolare come la carta della Papessa fra i Tarocchi, che rappresenta la coscienza femminile, la saggezza raffigurata con la tiara papale seduta su di un seggio imponente. Da notare inoltre il fatto che sembra che dopo la vicenda del Papa donna in quegli anni per un certo periodo, sia stata introdotta in Vaticano la consuetudine prima di proclamare eletto il Papa, di controllarne la virilità attraverso una sedia speciale sella stercoraria con un buco al centro… Di queste sedie due si trovano esposte: la prima ai Musei Vaticani, la seconda al Louvre. “Sebbene sia basato sui fatti della vita di Giovanna come sono stati riferiti, il libro è tuttavia un romanzo… Per donne abbastanza forti da saper sognare, le opportunità c’erano Questo romanzo è la storia di una di quelle sognatrici”.
L’autrice è molto brava nel narrare le gesta di Giovanna, donna dalla mente illuminata, certamente in anticipo rispetto al secolo nel quale visse, il IX considerato “secolo buio”. Il volume si legge velocemente grazie a uno stile semplice, immediato, lineare e la ricostruzione dell’epoca è perfetta e rivela un grande lavoro di documentazione. In un mondo nel quale tutte le donne erano considerate “esseri inferiori agli uomini per concepimento, per luogo e per volontà” Johanna e prima di lei Ipazia la matematica, astronoma e filosofa greca vissuta nel IV secolo, cercano di emanciparsi dalle inique leggi non scritte degli uomini attraverso la conoscenza e l’amore per il sapere.
“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è stato piantato, un tempo per uccidere e un tempo per guarire… Giungerà anche il mio tempo…” (Ecclesiaste III)
Donna Woolfolk Cross è laureata in Letteratura inglese e insegna tecniche di scrittura in un college di New York Ha vissuto con la famiglia tra gli USA e l’Inghilterra. In questo periodo sta lavorando a un nuovo romanzo, ambientato nella Francia del XVII Secolo.
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Autore: Donna Woolfolk Cross
Titolo: La Papessa
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 4,90 euro
Pagine: 480