“Angeli caduti” di Harold Bloom è un libro particolarmente curioso, capace di spargere semi di sapere qua e là, lasciando al lettore la libertà di approfondire spunti sottintesi tra le righe o di accontentarsi di una sola, superficiale lettura.
Un libro a più livelli, insomma, che va spaziando senza timore dai testi sacri dell’Antico e del Nuovo Testamento, canonici e non, a Byron, Milton e persino Kushner, autore contemporaneo di Angels in America (1992).
Partendo dall’idea di fondo che noi tutti, in definitiva, siamo “angeli caduti”, poiché ci dimeniamo quotidianamente tra un’essenza puramente terrena e corporea e una spiritualità trascendente, propria solo dell’essere umano, Bloom ripercorre il mito di Lucifero/Satana attraverso testi e autori fondamentali della tradizione culturale per lo più occidentale, arrivando ad attualizzare e rimodernare, alla luce degli ultimi cambiamenti della società, un tema come quello della caduta angelica che da sempre interessa e affascina le menti più sublimi dell’umanità.
Sebbene possa apparire riduttivo e persino presuntuoso analizzare una questione tanto vasta e dibattuta in poco meno di cinquanta pagine, è proprio nella capacità di proporre al lettore una rapida, introduttiva, quasi misterica panoramica dell’argomento che fa del libro di Bloom un utile sunto per chiunque decida di avvicinarsi con curiosità crescente alla sublime tradizione relativa alla caduta degli angeli e alla nascita della figura di Lucifero/Satana, resa viva, in primis, da Sant’Agostino, e incastonata per sempre nell’immaginario collettivo da John Milton nel magnifico Paradise Lost.
La scorrevolezza del discorso e la semplificazione di concetti complessi e secolari, se da un lato possono apparire quali indizi di un approcciarsi superficiale alla tematica sviluppata, dall’altro lato permettono a chiunque, persino a coloro che sono a digiuno di letteratura biblica, di avvicinarsi ad un argomento capace di esercitare sulla nostra povera società contemporanea particolare fascino e interesse.
Visto in questa ottica, “Angeli caduti” risulta essere, allora, una piccola guida letterario-spirituale oltre che un compendio delle idee e dei concetti già espressi da Bloom nelle sue opere precedenti, riproposti, questa volta, in chiave di “angelicismo” assai di moda, soprattutto negli Stati Uniti.
Harold Bloom, Sterling Professor alla Yale University, membro della Academy of Arts and Letters e vincitore del prestigioso MacArthur Prize, è uno dei maggiori critici letterari viventi. Tra i suoi studi più importanti in traduzione italiana: “Il libro di J” (Leonardo, 1992), “Il canone occidentale. I libri e le scuole dell’età” (Bompiani, 1996), “Come si legge un libro, e perché” (Rizzoli, 2000), “Shakespeare: l’invenzione dell’uomo” (Rizzoli, 2001).
Autore: Harold Bloom
Titolo: Angeli caduti
Editore: Bollati Boringhieri
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 8,50
Pagine: 56