“Un volume importante”: così nella Premessa il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, caratterizza “La presenza ebraica a Roma e nel Lazio. Dalle origini al ghetto” (Esedra, 2009), curato da Rita Padovano.
Perché vi contribuiscono studiosi noti e stimati, ma soprattutto perché viene portata alla luce – tramite il recupero dell’imponente documentazione archivistica disponibile – una fetta di storia della comunità ebraica romana (“caso del tutto particolare nella storia della diaspora occidentale, come insediamento ebraico ininterrotto da 21 secoli”, sottolinea ancora Di Segni) di grande interesse, dalle origini a Rinascimento (fino alla bolla Cum nimis absurdum di papa Paolo IV, che istituisce il ghetto ebraico) non solo per lo specialista.
Storia, non cronaca. Lo studio si sofferma infatti non soltanto sulla narrazione dell’evoluzione della comunità, ma riserva attenzione agli aspetti inerenti alla cultura e al culto della stessa; in un discorso che fluisce parallelamente – si può ben dire, vista la quantità delle riproduzioni offerte – alle immagini e che dà luogo a un risultato tanto suggestivo quanto intellettualmente pregnante. In più, schede tematiche vengono riservate al rapporto tra gli ebrei e personaggi storicamente rilevanti (Cola di Rienzo, Pier Damiani) o all’approfondimento di argomenti specifici al di fuori del testo (il calendario ebraico e le sue ricorrenze; le origini e lo sviluppo dell’ASCER, Archivio storico della Comunità ebraica di Roma; le differenze tra Torà scritta e Torà orale).
L’indagine si conclude con l’osservazione della curatrice che nonostante le avversità, la comunità ebraica di Roma è riuscita a conservare nel tempo valori e simboli della propria cultura. Un elogio della tenacia, da un lato; ma anche l’appello a una speranza che, nonostante tutto, nonostante tutto sembri passare inesorabilmente in questa nostra “modernità liquida” (Bauman), ciò che è saldo e ben radicato riesce a rimanere.
“La presenza ebraica a Roma e nel Lazio” è un volume della collana “Toledoth”, ideata e curata da Michele Borsa, stampato su carta di pregio, rilegato finemente e con moltissime illustrazioni in quadricromia. Contributi di Daniela Pacchiani (“Le origini della presenza ebraica a Roma e nel Lazio”), Anna Esposito (“Gli ebrei di Roma nel Medioevo e nel Rinascimento”), Umberto Longo (“Da Gerusalemme a Roma. Il papato e l’eredità ebraica tra XI e XII secolo”), Serena Di Nepi (“Riti e tradizioni”) e un’Appendice di Silvia Haia Antonucci e Pierina Ferrara (“L’Archivio storico della Comunità ebraica di Roma: uno strumento per la ricerca sulla popolazione ebraica romana”); ogni capitolo è chiuso da una nutrita bibliografia. Pubblicato con il patrocinio del Consiglio della regione Lazio, della Provincia di Frosinone, dell’Università degli Studi “Aurel Vlaicu” di Arad (Romania), della Comunità ebraica di Roma, dell’Associazione culturale “Le 5 Scole” e dell’ASCER.
Rita Padovano è laureata in Pedagogia con indirizzo storico. È socio onorario della Camera di Commercio italo-americana di Chicago (USA) e Senatore accademico onorario dell’Università degli Studi “Aurel Vlaicu” di Arad (Romania), che nel 2009 le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze umanistiche. Ha pubblicato libri e coordinato diverse ricerche con la casa editrice Esedra. Dal 2004 è Presidente dell’Associazione culturale Progetto Arkés.
Curatrice: R. Padovano
Titolo: La presenza ebraica a Roma e nel Lazio. Dalle origini al ghetto
Editore: Esedra
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 32 euro
Pagine: 280