Il primo romanzo di Vito Bruschini “The Father. Il padrino dei padrini” (Newton Compton Editori, 2009) è un libro tosto. Pagine ricche di storia, cronaca e politica che si intrecciano in un racconto giornalistico che all’edizione 2009 della Fiera di Roma Più libri più liberi ha riscosso un gran successo. Un testo che affronta in maniera forte, chiara e senza pretese di verità, l’epopea, dalla Sicilia agli Stati Uniti d’America, dell’organizzazione criminale più potente della storia. VIDEO/Guarda il booktrailer
“La realtà narrata in questo romanzo somiglia alla realtà politica del nostro paese“. Non è un politico a dirlo ma il bravo attore Beppe Fiorello. Il libro infatti nasce con la duplice idea di essere anche film visti i diritti cinematografici acquisiti dal registra Alessandro D’Alatri che su questo libro si è così espresso durante la fiera dell’editoria romana: “Vito Bruschini con questo romanzo ha scritto una pagina straordinaria della storia del nostro paese“. Il volume “è un grande romanzo, una storia avvincente di cui mi sono subito innamorato più di un anno fa quando l’ho letto ancora in bozze, e così ho deciso di ispirarmi alla sua storia nel mio prossimo film“.
Il libro prende spunto dal dossier del 1945, sull’affondamento del Normandie nel porto di New York. Il documento, tenuto segreto fino al 2003 e che l’autore ha potuto consultare, rivela la verità sul sabotaggio, azione che non fu opera delle spie naziste come si era ritenuto, bensì di Cosa Nostra. L’episodio storico, non ancora ufficialmente chiarito, che ispirò Hitchcock per il film I sabotatori (1942).
Nel cuore della Sicilia si nasconde un segreto che non può essere svelato. Una trama di amore e morte che affonda le sue radici nei latifondi dei ricchi possidenti e nel sangue dei contadini asserviti a interessi contro cui niente e nessuno sembra in grado di lottare. Succede, in questa terra bellissima e disperata, che un principe – Ferdinando Licata detto U Patri – capisca il mutamento dei tempi, scendendo a patti con le rivendicazioni di chi non ha mai avuto nulla se non le braccia per lavorare. La malvagità, però, è sempre in agguato e, in una situazione di crescente sopraffazione, l’America appare come l’ultimo rifugio. E sarà proprio nel nuovo continente che il principe Licata saprà far fruttare il suo prestigio. Mentre le note della musica jazz tentano invano di far dimenticare l’imminente guerra contro la Germania nazista e i suoi alleati, Licata scoprirà la potenza di un’organizzazione destinata a regnare su tutti i traffici compiuti dentro e fuori gli Stati Uniti. Inizia così l’ascesa di Cosa nostra: una società segreta talmente forte da dettare legge agli stessi politici e in grado di pilotare persino lo sbarco degli alleati in Sicilia al culmine della seconda guerra mondiale.
Qui, nel luogo in cui tutto è cominciato, c’è ancora una donna bellissima che aspetta. Ed è sempre qui che, con un inatteso colpo di scena, il bene e il male si confonderanno.
Vito Bruschini giornalista professionista, dirige l’agenzia stampa per gli italiani nel mondo «Globalpress Italia». Con Giorgio Bocca ha scritto le dieci puntate di Storia degli Italiani – Dall’Unità al Terrorismo mentre, per il teatro, è stato autore di Sotto un cielo di bombe, una rievocazione del primo bombardamento di Roma. The Father è il suo primo romanzo.
Autore: Vito Bruschini
Titolo: The Father. Il padrino dei padrini
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 14,90
Pagine: 475