Parlare di sicurezza stradale non deve essere più un tabù ma un impegno concreto. “Vite sicure” (Edizioni della Sera, 2010) di Ilaria Guidantoni è un lavoro serio, approfondito e attuale su un tema fondamentale per tutti.
Partiamo dal titolo. In che ottica inquadrare “Vite sicure” parlando di sicurezza stradale? Perché questa scelta?
“E’ l’obiettivo di strade sicure, una scommessa da vincere. Come recita il sottotitolo Viaggio tra strade e parole, il saggio è un percorso sul doppio binario delle strade di asfalto e di carta, più legate tra loro di quanto si pensi. Il percorso, a ostacoli, ha varie tappe e un solo traguardo, la difesa della vita. L’indagine vuol essere un messaggio di speranza anche se critico verso quanto si è fatto e detto finora; senza dimenticare di essere propositivi nella convinzione che sia possibile invertire la rotta”.
Il libro in questione si configura come “un saggio a più voci” su un tema sempre attuale e drammatico. Come ha impostato il suo lavoro?
“La definizione mi sembra calzante. Io sono la penna che ha raccolto e coordinato le diverse voci, come un direttore d’orchestra. Il lavoro è un’indagine giornalistica che in parte rappresenta un lavoro di alfabetizzazione per chi si avvicina al mondo della sicurezza stradale; ma anche un dialogo aperto a 360 gradi rispetto ai diversi protagonisti. L’idea che mi ha guidata è cercare di toccare tutti gli aspetti della comunicazione anche se per cenni, provando a far vivere le interpretazioni attraverso i protagonisti che si muovono tutti i giorni sul campo, con uno stile giornalistico”.
Aci, Anita, Assosegnaletica, Centro Studi per la sicurezza stradale di 3M Italia sono solo alcuni degli interlocutori coinvolti nel libro. Cos’altro possiamo trovare in questo “viaggio tra strade e parole”?
“A parte la voce della stampa, quella delle istituzioni, Aci in testa; le associazioni confindustriali menzionate; le associazioni delle vittime della strada; le associazioni dei consumatori; e alcuni interlocutori politici e testimonial che sono delle voci simbolo sulla comunicazione in tema di sicurezza stradale, dal Commissario straordinario per la Galleria del Brennero, Mauro Fabris (nonché Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Filippo Caracciolo dell’Aci), all’ex Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, al Direttore della Direzione generale per la sicurezza stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti, Sergio Dondolini; fino al Pilota della Ferrari, da anni impegnato nelle campagne di sensibilizzazione, Giancarlo Fisichella, che ha firmato la postfazione del libro”.
Più volte si è parlato di strage stradale. Cosa può dirci al riguardo e come si inserisce il suo testo?
“L’espressione rende bene l’emergenza e la gravità dell’incidentalità. I francesi parlano di violence routière quando si riferiscono alla sicurezza stradale. A dire il vero non esiste questa consapevolezza diffusa e forse in termini di comunicazione occorre lavorare meno sull’emotività che fa molto rumore ma incide poco in efficacia. Nel corso del testo cerco di motivare a più livelli il fatto che si tratta di un dramma vissuto spesso come una fatalità e non percepito nelle giuste proporzioni ecco perché è necessario orientare la comunicazione in modo scientifico. La lettura critica dei dati potrebbe essere di aiuto, se si pensa che l’incidentalità stradale è la prima causa di morte negli uomini tra i 18 e i 40 anni in Italiani; che il 52% degli incidenti sul lavoro sono per lo più riconducibili ad incidenti stradali; e che nelle nostre città la sicurezza, che è diventata un argomento centrale, trascura la sicurezza stradale. Eppure si corre maggiormente il rischio di essere investiti piuttosto che di essere scippati, per fare un esempio. Attenzione poi a enfatizzare il termine strage perché si rischia di vedere solo la punta dell’iceberg, di circoscrivere il fenomeno pertanto ai giovani e al sabato sera, tipicamente, riducendolo in qualche modo.”
Governo, opinione pubblica, destino. Queste tre componenti come si mescolano nella strada?
“E’ una catena che parte dalla politica che non ha trovato nella sicurezza stradale, erroneamente, un argomento elettorale per drenare il consenso quindi non ha motivato la stampa; la conseguenza e’ stata uno scarso coinvolgimento dell’opinione pubblica. Ma non sono fatalista. Il destino e’ una rotta che si puo’ invertire. Qualcosa e’ cambiato ma la strada e’ lunga”.
Tre aggettivi per riassumere il suo saggio.
“E’ un lavoro corale (scritto a piu’ voci), panoramico (per il tentativo di abbracciare tutti gli aspetti della comunicazione sul tema) e aperto, nel finale come un cammino.”
In conclusione oltre ad essere un libro interessante, “Vite sicure” si può definire un libro utile?
“Credo per il valore della testimonianza diretta, che e’ la sua credibilita’, anche se e’ naturalmente un punto di vista: e’ un libro vissuto prima che scritto. E’ una guida per chi si avvicina a questo ambito cercando di tracciare i confini e individuare gli interlocutori per saperne di piu’. Ma soprattutto credo che sia utile per quello che non c’e’ scritto ed e’ quindi ancora da scrivere. La sua vera utilita’ sara’ se riuscira’ a dar vita ad un dibattito nuovo che prenda avvio da quello che manca nel saggio e se ci sara’ una seconda puntata vorra’ dire che ha funzionato.”
Ilaria Guidantoni, fiorentina, vive e lavora tra Roma e Milano. Giornalista politico economico di trasporti, infrastrutture, territorio e patrimonio immobiliare. Consulente Rapporti istituzionali e comunicazione di ANITA e ASSOSEGNALETICA (Confindustria). Vice presidente dell’Associazione Il Chiasmo dei Territori. Laureata in Filosofia Teoretica all’Università Cattolica, Perfezionamento in Bioetica e Sommelier AIS. Collaboratrice di varie testate; è stata Direttore di “Sviluppo Impresa”; scrive la rubrica Politica e Infrastrutture de “leStrade”. Già Consulente Censis, Anci, Tecla, inEvoluzione.com, Fotocronache Olympia, Fondazione Jorio Vivarelli, Assistal, CNI e Membro CdA Bic Lazio. Collabora con l’associazione culturale La Quercia delle Fate e Los Toritos.
Prefazione affidata ad Ascanio Rozera, Segretario generale ACI e postfazione firmata Giancarlo Fisichella.
Autore: Ilaria Guidantoni
Titolo: Vite sicure. Viaggio tra strade e parole
Editore: Edizioni della Sera
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 15 euro
Pagine: 160
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