“Ambiente Italia 2010, le sfide ambientali delle Regioni italiane“, a cura di Duccio Bianchi ed Edoardo Zanchini, è la consueta edizione annuale dello studio congiunto di Legambiente e dell’istituto di ricerche Ambiente Italia, concentrato quest’anno sulla capacità che hanno mostrato le singole Regioni italiane di offrire un ambiente sano e una economia sostenibile ai propri cittadini.
La domanda di partenza di questo rapporto 2010, pubblicato proprio a ridosso della scadenza elettorale delle elezioni regionali, è se esista o meno una propensione di tipo politico alla qualità ambientale. Detta in altre parole: se l’ambientalismo sia di destra o di sinistra. La risposta, dalla quale poi parte tutta l’analisi, è no. Non vi sono differenze significative, infatti, tra amministrazioni regionali riconducibili alla coalizione politica. Semmai, al contrario, a fare la differenza è la dislocazione geografica con le regioni del nord solitamente di molto superiori a quelle del sud nel raggiungere e mantenere gli standard europei di qualità ambientale.
Ciò non vuol dire, però, che anche al nord non esistano sfide da affrontare o che siano già state tutte vinte. Al contrario, ce ne sono e sono anche numerose e ardue: dalla gestione dei rifiuti alla tutela delle risorse idriche, passando per la gestione dei trasporti pubblici e delle attività estrattive. Ambiente Italia 2010, come al solito, è una fonte assai interessante e, allo stesso tempo, una fotografia impietosa dell’Italia moderna che in molti casi è lontana anni luce dal potersi confrontare con gli altri membri dell’Unione europea.
Un caso eclatante è quello delle concessioni regionali per le acque minerali, in molti casi ancora regolate da leggi, o meglio regi decreti, degli anni venti e con tariffe corrisposte dal produttore a dir poco ridicole. Il risultato, spiega il rapporto, è che nel prezzo totale della bottiglia di acqua minerale il costo vero e proprio dell’acqua è una frazione insignificante rispetto al packaging, al trasporto e alla pubblicità. Altro grande problema ambientale italiano, ben spalmato tra le varie Regioni, è quello dei parchi e delle aree protette: quasi sempre ridotti ad una accozzaglia di aree sottoposte a vincoli, lacci e lacciuoli, faticano a diventare punto di partenza per una economia realmente verde e, da opportunità per il territorio, divengono spesso zavorra per l’economia.
La seconda parte di Ambiente Italia 2010 è, come sempre, la raccolta dei dati ambientali più significativi. Una serie infinita di numeri e tabelle pronta a soddisfare la voglia di conoscenza del lettore, da una parte, e a crocifiggere le amministrazioni meno virtuose dall’altra.
I principali dati economici, sociali e ambientali italiani vengono snocciolati dal rapporto e permettono, per chi ha a disposizione anche le edizioni precedenti di Ambiente Italia, di fare raffronti “numeri alla mano” e misurare i progressi o i regressi dei vari settori dell’economia italiana.
Come ogni anno, quindi, Ambiente Italia si conferma lo strumento principe per valutare lo stato di salute del nostro territorio e, per questo motivo, è un testo consigliato ad ogni tipo di lettore seppur non sempre facile da leggere. Specialmente consigliato, poi, a chi di mestiere amministra la cosa pubblica. Se non fosse che proprio quest’ultima categoria, spesso e volentieri, è quella che maggiormente critica il rapporto di Legambiente e Ambiente Italia. Peccato.
Duccio Bianchi è consulente e ricercatore in materia di pianificazione ambientale, gestione dei rifiuti, analisi del ciclo di vita. È responsabile dell’area “Pianificazione e Gestione sostenibile dei Rifiuti” di Legambiente ed è stato componente di commissioni nazionali in materia ambientale (tra cui Comitato Nazionale Ecolabel ed Ecoaudit e Osservatorio sulle fonti rinnovabili).
Edoardo Zanchini è stato presidente di Legambiente ed è attualmente responsabile dell’area “Energia, Trasporti e Urbanistica” dell’associazione.
Ha diretto le attività di Nuova Ecologia Toscana e di Ambiente Italia. È stato componente di commissioni nazionali in materia ambientale (tra cui Comitato Nazionale Ecolabel ed Ecoaudit e Osservatorio sulle fonti rinnovabili).
Alla realizzazione di Ambiente Italia 2010 hanno partecipato anche Stefano Ciafani, Giulio Conte, Damiano Di Simine, Michele Merola, Barbara Monzani, Gabriele Nanni, Antonio Nicoletti, Edo Ronchi, Giorgio Zampetti.
Autori: Duccio Bianchi e Stefano Ciafani (a cura di)
Titolo: Ambiente Italia. Le sfide ambientali delle Regioni italiane
Editore: Edizioni Ambiente
Anno: 2010
Prezzo: 21 euro
Pagine: 185