In una Milano post bellica che cerca disperatamente di risollevarsi e tornare l’importante città che tutti conoscono, un netturbino, ex partigiano subisce un attentato che per poco non gli costa la vita. Chi lo vuole morto? O meglio chi si vuole vendicare di un uomo che al momento potrebbe perfino passare inosservato? A indagare viene chiamata la squadra del commissario Maugeri che però è malato, allettato e anche depresso dato che è anche Natale. Una festa che lui non ha mai amato particolarmente e nell’anno del Signore 1948 ancora meno visto che l’influenza che lo ha colpito non sembra intenzionata a dargli tregua. Per fortuna il simpatico e scorbutico commissario può contare sull’appoggio e la benevolenza di due angeli custodi: sua moglie Giovanna che lo accudisce con pazienza e amore, cercando di farlo guarire al più presto e il suo fedele sottoposto, l’ispettore Valenti che diventa il braccio esecutivo di Maugeri in una indagine che di semplice non ha nulla.
Dal letto di casa sua il commissario fa ipotesi, scandaglia possibilità e chiede a Valenti di operare scelte anche ardite pur di arrivare alla risoluzione del caso. Ma il passato non è affatto archiviato e le sue lunghe mani continuano a poggiare sul presente molto pericolosamente.
Nella serie che Capezzuoli dedica al commissario Maugeri ritorna prepotente il 1948; anno di confine tra un passato sanguinario e devastatore e la speranza di un futuro migliore da costruire giorno dopo giorno e mattone dopo mattone. La guerra, però, ha cicatrici ancora troppo recenti e il conflitto che in Italia è stato per buona parte civile ha lasciato dietro di sé nemici giurati e antagonisti personali. La vendetta è un piatto troppo succulento per non lasciarsi ingolosire e la quantità di normi sembra non essere considerata ancora sufficiente.
Fulvio Capezzuoli, allora, è bravissimo a rendere il clima storico e sociale in un giallo all’italiana che ha sfumature nuove e originali dove il lettore può assaporare con la stessa intensità le indagini su un tentato omicidio e il clima natalizio di una Milano in chiaroscuro. I personaggi che i lettori di Capezzuoli hanno imparato a conoscere e amare nei lavori precedenti ne Il Natale del commissario Maugeri diventano più vividi che mai. L’ispettore Valenti acquista una individualità che lo rende particolarmente affascinante e la stessa moglie del commissario, questa volta, diventa una protagonista a tutti gli effetti, un personaggio con cui i lettori possono quasi interagire. Eppoi c’è Milano, luccicante di festa ma ancora debilitata nello spirito per il conflitto appena passato. Un’altra vera e forte protagonista. La scrittura di Capezzuoli, infine, fa da collante a tutto questo dato che è giusta e creativa, misurata e colta per un romanzo da incartare e mettere sotto l’albero perché regalare cultura è sempre una cosa che distingue e perché con un titolo così di certo non si può sbagliare.
Fulvio Capezzuoli nasce a Milano dove compie i suoi studi laureandosi in Scienze Economiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Appassionato di cinema, già negli anni ‘70 realizza, con mezzi propri, cortometraggi a soggetto. Nel 2003 pubblica per l’Editore Gremese, il suo primo libro Il sapore della bellezza, saggio critico sul cinema dell’Iran. Nello stesso anno si trasferisce, per lavoro, nel Sud dell’Italia, ma continua a pubblicare per i tipi dell’editore milanese ExCogita. È uno dei 16 finalisti del concorso Giallomilanese 2012, e il suo racconto “La frase”, è stato pubblicato da ExCogita, nella raccolta omonima data alle stampe nel novembre 2012. Milano 1946, delitti a Città Studi, pubblicato nel 2014 da Todaro Editore, è il suo primo romanzo giallo che vede come protagonista il commissario Maugeri
Autore: Fulvio Capezzuoli
Titolo: Il Natale del commissario Maugeri
Editore: Todaro
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 208