Affresco di Magda Szabó (Edizioni Anfora), introduzione di Gian Paolo Serino. Titolo originale Freskó è stato il primo romanzo della scrittrice ungherese Magda Szabó, uscito nel 1958, due anni dopo la rivoluzione ungherese. La storia ha al centro della narrazione un funerale. Quello di Edit, moglie di un prete calvinista, internata per anni in una casa di cura per malati mentali.
Attorno al feretro si stringono tutti i parenti, compresa colei che nessuno pensava più di rivedere: Annuska. La giovane torna a Tarba, per dare l’ultimo saluto alla madre. Il suo arrivo scatenerà un dilagante fiume di parole e di ricordi. Una serie di punti di vista alternati che narrano la storia dei diversi personaggi uniti da un legame di sangue, dando al lettore l’intero quadro di una famiglia, solo all’apparenza perfetta.
Annuska è l’elemento di rottura dell’equilibrio della sua casata. È la ragazza ribelle che ha lasciato il tetto familiare par andare a studiare pittura all’Accademia. È la ragazza che ha deciso di vivere e amare per sentirsi libera e realizzata. Un atteggiamento alla vita mal tollerato dal padre, pastore riformato, che impone la sua patria potestà sulla comunità, sulla moglie e i figli. L’uomo non ha mai esitato ad usare anche maniere forti e violente con Annuska, perché per lui erano l’unico mezzo giusto da utilizzare per porre un freno ad una figlia irriverente e ribelle. Le botte però hanno impedito alla giovane aspirante artista di mettere in atto le proprie scelte, lasciando la casa di famiglia per andarsene, nella speranza di dare forma al proprio estro artistico.
Pochi aiutano Annuska. Ci sono l’uomo amato che la induce a portare l’ultimo saluto alla madre e ad affrontare i suo demoni e tormenti del passato. C’è Anzsu un amico, un mentore e allo stesso tempo pure un po’ un padre che comprende la protagonista e la aiuta nel suo cammino di vita. Il padre della protagonista, ministro del culto riformato in pensione, il cognato Lázló, pastore della parrocchia di Tarba e membro del consiglio cittadino, la sorella Janka, la dolce nipotina Zsuzsanna e l’ipocrita arrampicatore politico Orfano, cresciuto con le due sorelle perché senza genitori, passano tutti in secondo piano. Annuska che torna a Tarba è il polo d’attrazione, la sua riapparizione crea scompiglio, perché anche se il funerale da fare è quello di sua madre, tutta la comunità spettegola e parla solo di lei.
La storia di Annuska è sì la storia di una persona sola, di un singolo. In realtà, ad un’attenta analisi del rapporto conflittuale che ha la giovane ha con il bigottismo del padre e con le sue convenzioni, non è difficile intravedere la rappresentazione metaforica della situazione politica dell’Ungheria negli anni Cinquanta.
La storia di Annuska diventa quella di un popolo – quello ungherese – sottomesso ad una regime politico che negava la libertà. La figura paterna con la sua autorità che non tollera la libertà e la voglia di autonomia della figlia (delle donne in genarle quindi) è la rappresentazione letteraria di una chiesa che limitava l’agire delle donne e di quelle persone che non accettavano di sottostare alle convenzioni e alla regole imposte. Inoltre, l’atteggiamento di repulsione e chiusura dell’uomo nei confronti della volontà artistica della figlia è un’altra metafora, questa volta della censura che gli enti religiosi e civili hanno spesso attuato nei confronti dell’arte. Basti pensare che Affresco uscì nel 1958, perché il regime comunista al potere concesse agli autori, fino a quel momento considerati nemici del potere, di pubblicare i loro testi.
Annuska, la protagonista di Affresco di Magda Sazabó è un’eroina quotidiana molto realistica, perché è l’unica tra tutti i personaggi che ha il coraggio e la forza di opporsi con tenacia ai dettami- di conseguenza al padre- che limitano la libertà di espressione e di vita del singolo.
Magda Szabó (Debrecen, 5 ottobre 1917 – Kerepes, 19 novembre 2007) è stata una scrittrice ungherese autrice di romanzi, drammi e raccolte di poesie. Le furono assegnati molti riconoscimenti per le sue opere. È stata una delle scrittrici ungheresi più tradotte al mondo. Di lei Anfora ha pubblicato Per Elisa, Il momento (Creusaide) entrambi del 2016 e Abigail del 2017.
Affresco è tradotto da Vera Gheno e Claudia Tatasciore.
Autore: Magda Szabó
Titolo: Affresco
Editore: Anfora
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 18 euro
Pagine 240