Alle soglie dell’estate si sono resi disponibili nelle librerie italiane La piccola casa dei ricordi perduti (Newton Compton 2017) e Ritorno alla casa dei ricordi (Newton Compton 2017) di Helen Pollard, tradotti da Tessa Bernardi, primi due volumi della serie dei “ricordi perduti”.
I libri, dopo lo straordinario consenso riscosso in Gran Bretagna, stanno seducendo i lettori di mezza Europa. sembra proprio che stavolta non si tratta di un fenomeno estivo, destinato cioè a esaurirsi o ridimensionarsi con il tempo, dal momento che esso nasce non da una sapiente campagna sui media ma da uno spontaneo “passaparola” nelle abituali conversazioni tra amici e conoscenti e da un inconsueto interesse sui blogger della Rete.
Non sono pochi, infatti, gli italiani che hanno infilato nella valigia delle vacanze il primo dei libri della saga che sembra destinato a diventare un classico della letteratura di evasione. Certamente le inquietanti e talora drammatiche cronache odierne spingono ciascuno di noi luoghi e occasioni di evasione ma immergendosi nella lettura dei libri della Pollard riuscirà non solo a trascorrere una pausa di divertimento e di relax, ma anche trarre utili spunti per la propria crescita personale. Se la storia inizia con un episodio banale (un ragazzo che lascia la fidanzata per la piacente proprietaria di una pensione), il seguito è un succedersi di episodi e di personaggi straordinari in una narrazione piena di umorismo ma anche di risvolti umani. La scrittura scorrevole ed accattivante fa il resto e tiene legato il lettore fino all’ultima pagina.
Nei due libri l’io narrante è Emmy Jamleson una piacevole ed intraprendente ragazza, fidanzata da cinque anni con Nathan. Tra loro è nato di recente qualche problema che i due giovani decidono di superare trascorrendo insieme una vacanza. Due settimane in un posto nel quale avevano sempre desiderato andare, una bella e tranquilla pensione di campagna immersa in una pace idilliacacon le api che ronzano e le galline che chiocciano”, la Cour des Roses. L’idea, al contrario, non funziona se dopo appena tre giorni Nathan viene sorpreso a fare sesso con Gloria, la moglie di Rupert, il proprietario della pensione. Il rapporto fra i due giovani si spezza definitivamente e, come in un romanzo d’appendice, Nathan e Gloria abbandonano la scena. Emmy ha il cuore a pezzi, ma il più scioccato dalla vicenda è Rupert, colpito da un infarto. La ragazza la quale si sente in parte responsabile dell’accaduto, e di certo frastornata da un groviglio di sentimenti di sentimenti e di risentimenti, compie un gesto istintivo di generosità: si offre a Rupert per aiutarlo nella gestione della pensione. Di questa scelta che la proietta in una nuova e imprevista dimensione, grazie all’aiuto di tanti nuovi amici, non si pentirà anche se sarà sempre forte il richiamo del vissuto. La saga continua.
Helen Pollard scrive sin da quando è bambina e da sempre preferisce le storie dei romanzi alla vita reale. Pensa che la chiave per un libro di successo sia creare buoni personaggi. Le piace tratteggiarli, attraverso la sua scrittura, in un modo ironico e che li renda cari al lettore. Helen è membro della Romantic Novelists’ Association e della Society of Authors.
Autore: Helen Pollard
Titolo: La piccola casa dei ricordi perduti
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 9,90 Euro
Pagine: 384
Autore: Helen Pollard
Titolo: Ritorno alla casa dei ricordi
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 7,90 euro
Pagine: 379