Lento e dolce come lo scorrere delle stagioni, il mutare dei colori del cielo e dei campi dall’estate all’autunno, e al tempo stesso modernissimo nel saper raccontare le donne, vivace nei toni, irriverente nei pensieri. Il giardino di Elizabeth (Fazi 2017), primo romanzo, in parte autobiografico, della scrittrice britannica Elizabeth Von Arnim, ruota attorno al giardino di una villa in Pomerania, nel Nord della Germania tra campi e villaggi, dove l’aristocratica protagonista si rifugia in compagnia delle sue tre bambine – la “bimba di aprile, la bimba di maggio e la bimba di giugno” -, e di due amiche. Compare a tratti anche il marito, chiamato solo “l’uomo della collera”.
Vero protagonista è il giardino, che Elizabeth cura come un figlio e descrive vividamente, come in minuti, delicati dipinti: le stagioni che si alternano, col gelo dell’inverno, la neve, le gite in slitta al chiaro di luna, i pattini. La fioritura delle rose, i tramonti dorati d’estate, i giochi delle bambine, la nebbia di novembre e i rampicanti che, a inizio autunno, cambiano colore. Le stanze silenziose, la biblioteca, il rito del the. La lontananza, fisica ma soprattutto mentale, dalla città e dalle serate noiose e pettegole dell’aristocrazia locale, per rifugiarsi in un mondo semplice e ricco di bellezza. Non succede niente di particolare nel libro di Elizabeth Von Arnim. Non ci sono colpi di scena, eppure non ci si stanca mai di leggere i pensieri della protagonista, le descrizioni dei campi e del giardino, la quotidianità leggera di questa antica casa del Nord.
Ma Elizabeth Von Arnim si rivela anche acuta critica della morale dell’epoca: la scelta della protagonista di ritirarsi in campagna, da sola con le figlie, senza uomini se non il giardiniere, poteva apparire allora incomprensibile. Le sue riflessioni e la sua ironia rivelano una donna dalla forza e dal coraggio contemporanei, che nella natura e in una voluta solitudine riesce a ritrovare se stessa, la propria forza e la propria identità.
Nata col nome di Mary Annette Beauchamp a Kiribilli Point, in Australia, da una famiglia della borghesia coloniale inglese, Elizabeth Von Arnim era cugina della scrittrice Katherine Mansfield. Visse a Londra, Berlino, in Polonia e infine negli Stati Uniti. Si sposò due volte – entrambi matrimoni infelici – ed ebbe cinque figli, fra i cui precettori ci furono E.M. Forster e Hugh Walpole. Fra un matrimonio e l’altro, fu l’amante di H.G. Wells. Fu una scrittrice molto prolifica e di grande successo. Nel 2017 Fazi Editore ha pubblicato anche Un incantevole aprile.
Autore: Elizabeth Von Arnim
Titolo: Il giardino di Elizabeth
Traduttore: Sabina Terziani
Editore: Fazi
Pubblicazione: 2017
Prezzo: 16,50 euro
Pagine: 180