La principessa che scriveva di Nerina Fiumanò (VerbaVolant 2016), è una favola illustrata da Angelo Ruta pubblicata nella Collana “I Libri da parati”, ideati dalla casa editrice siciliana. Fiabe e racconti illustrati racchiusi in un elegante cofanetto cartaceo, da aprire e dispiegare fino a rivelare dei veri e propri poster d’autore.
“C’era una volta tanto tempo fa una principessa che viveva in un castello e che, oltre ad essere giovane e bella e circondata dall’affetto di tutti, aveva un amore solitario e unico: la principessa amava scrivere”. La principessa, dai lunghi capelli neri, scriveva ogni volta che il suo cuore le sussurrava qualcosa o quando un particolare fenomeno della natura o meteorologico la colpiva, quando era triste e stanca o semplicemente ne aveva voglia. Dopo che la giovane aveva scritto, le sembrava ci fosse più pace intorno a lei. “Le sembrava che fosse spuntato il sole”.
Il motivo per cui la principessa scriveva era che la faceva sentire all’unisono con il ritmo delle cose che la circondavano. La scrittrice scriveva anche quando una terribile invasione aveva colpito il suo regno. Una popolazione nemica era giunta da fredde terre lontane per occupare il regno, incendiando e uccidendo, commettendo ogni genere di nefandezza. Gli invasori erano arrivati al palazzo reale “lei stava ancora scrivendo” per imprigionarla in una cella tetra e buia. La principessa non possedeva nulla di suo, non un manto, un abito, uno scialle… nulla se non la penna e l’inchiostro con cui scriveva.
I giorni e le notti passavano e la giovane si trovava rinchiusa senza alcuna compagnia né alcuno spiraglio da cui sbirciare la fine di quella terribile agonia, ma nonostante questa difficile condizione che sembrava immutabile, la principessa non smise mai di scrivere. Lei scriveva con la sua unica penna sulla sua veste, sulla sua camicia, sui piedi, sulle mani, su ogni angolo di pelle del suo corpo, affinché nulla restasse senza parole e tutto rimanesse su di lei. Era passato molto tempo prima che il regno fosse stato liberato.
Quando anche la principessa aveva ritrovato la libertà, le incredibili privazioni non avevano cancellato la sua bellezza e gioventù. Il suo corpo era completamente ricoperto di scritte e pensieri e di tutto quello che aveva sofferto. Ogni suo sentimento e sensazione si potevano leggere sulle linee curve della sua pelle, dove il suo ardito e sensibile cuore aveva trovato voce. Coloro che scrivono sanno quale potere salvifico può avere la scrittura e la poetica narrazione lo testimonia. I nefandi carcerieri avevano rinchiuso il suo corpo ma non la sua anima né la sua immaginazione capace di valicare ogni impenetrabile muro. “E rimanesse su di lei il segno che il suo animo era ancora vivo”.
Nerina Fiumanò, sceneggiatrice e story editor. Ha collaborato a lungo con diverse case di produzione. Nel 2001 fonda Cinerentola, studio di consulenza per lo spettacolo. Nel maggio 2011 ha ottenuto il Certificate Programm in Television Screenwriting presso UCLA Extension a Los Angeles, dove ha vissuto per un anno e mezzo. Ora sta sviluppando diversi progetti di documentari, lungometraggi e prodotti per l’audiovisivo. Insegna sceneggiatura.
Angelo Ruta, si è formato a Milano, dove ha frequentato il corso di Scenografia all’Accademia di Brera, il Corso Superiore di Illustrazione e Fumetto e la Scuola di Tecnica Cinetelevisiva. Lavora prevalentemente come illustratore editoriale. Ha lavorato con i maggiori editori italiani e inglesi. Ha realizzato spettacoli teatrali e film. Ha vinto qualche premio. Collabora regolarmente con “La Lettura”, inserto domenicale del “Corriere della Sera”.
Autore: Nerina Fiumanò
Titolo: La principessa che scriveva
Editore: VerbaVolant
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo: 12 euro
Pagine: Unica