In una casa della campagna olandese, una giovane vedova cresce il suo bambino, circondata da quadri di girasoli, cieli stellati, campi di grano con corvi. Lei è Johanna Van Gogh-Bonger, moglie di Theo Van Gogh e cognata di Vincent. Suo marito, il fratello di quello che diventerà tra i pittori più celebri di sempre, è morto da pochi mesi, sfinito dal dolore dopo il suicidio di Vincent. A lei è rimasto il figlio piccolo, decine di quadri e lettere, centinaia di lettere che Vincent e Theo si sono scritti per anni.
La vedova Van Gogh di Camilo Sánchez (Marcos y Marcos 2016) racconta la storia poco nota della donna che contribuì a far conoscere l’opera di un pittore dal genio visionario e incompreso.
Il bel libro dello scrittore e poeta argentino ruota attorno alla figura di Johanna, che viene descritta nel suo dolore per la morte del marito Theo, nell’amore per il figlio e nella passione per l’arte del cognato, che cercherà di far conoscere allestendone le prime mostre e presentazioni. Una donna di un’altra epoca, che però sentiamo vicina: forte, dall’incredibile tenacia, e anche mamma, vedova, donna coraggiosa che trova la forza di vivere da sola, in una casa di campagna, trasformarla in locanda e assumersi il compito di far conoscere l’arte di Van Gogh. E infine donna debole, resa fragile dalla perdita del marito, dalla responsabilità e fatica di crescere un figlio da sola. Di giorno Johanna accoglie gli ospiti, gioca con il suo bambino.
Di notte legge le lettere di Van Gogh. Vende il primo disegno a un cliente argentino, poi la prima mostra all’Aja. Nelle pagine di Camilo Sánchez rivivono i quadri celebri del pittore olandese, illuminati da una luce più intima: li vediamo con gli occhi di Johanna e con quelli ignari del suo bambino che cresce tra gli splendidi girasoli e i cieli notturni dipinti da uno zio a malapena conosciuto.
Camilo Sánchez è nato a Mar del Plata e vive a Buenos Aires. Giornalista e poeta, ha collaborato con prestigiose testate argentine, da «Página 12» a «Clarín» a «Ñ». Attualmente dirige «Dang Dai», rivista di scambio culturale tra Argentina e Cina. Guardando un documentario della BBC, è rimasto colpito da un’immagine di Johanna van Gogh-Bonger, citata fuggevolmente come depositaria dei quadri e delle lettere; durante una lunga permanenza a New York, esplorando musei e biblioteche, ha scoperto il suo ruolo fondamentale, mai raccontato, nel difendere dall’oblio l’opera di Van Gogh.
Autore:
Titolo: La vedova Van Gogh
Editore: Marcos y Marcos
Traduzione: Francesca Conte
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo: 16 euro
Pagine: 192