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Grande come l’universo

Grande come l’universoQuanto sono grandi l’universo umano e quello reale? Bella domanda alla quale sembra voler dare una possibile risposta Jón Kalman Stefánsson con Grande come l’universo, secondo volume della saga iniziata con I pesci non hanno gambe, pubblicata da Iperborea tra il 2015 e il 2016.


Il primo volume terminava con lo scrittore Ari tornato nella terra natia d’Islanda, dopo aver ricevuto una lettera dal padre, dopo aver smesso di scrivere libri e aver mandato a monte il proprio matrimonio. Grande come l’universo permetterà al lettore di capire perché Ari deve incontrare il padre ma, soprattutto, verrà fatta luce su molte delle situazioni e degli episodi che hanno caratterizzato la giovinezza del protagonista. La trama si muove tra il presente, dove Ari fa i conti con i propri fallimenti esistenziali, alternato ad un passato recente, nel quale il protagonista era giovane e ad un passato molto più antico, dove gli attori principali sono i suoi nonni e bisnonni pescatori. Questo andare avanti e indietro nel tempo è importate in quanto, non solo, permette a chi legge di conoscere le vite dei personaggi letterari, ma favorisce la scoperta del territorio e della cultura islandese con tutti i suoi usi e costumi. Ari è tornato in Islanda non solo perché il suo matrimonio è fallito, ma per incontrare il padre malato, e questo servirà allo scrittore reale Stefánsson per narrare il conflittuale rapporto tra padre e figlio, nato quando l’uomo era rimasto vedovo e non aveva esitato a mettersi con un’altra donna che al posto di fare da madre al piccolo Ari, pensava ad altro. Ari anche da adulto rivivrà questo rapporto padre-figlio, dove l’incomunicabilità e la mancanza di gesti d’affetto erano e sono sempre stati il pane quotidiano.
Ari, avrà altre amare sorprese come quando scoprirà che il presunto flirt dell’amata Sigga con un uomo sposato era tutt’altro che amore, e ancora ripercorrerà la propria gioventù pensando ai concerti che andava a vedere con gli amici, alla presenza degli americani sul territorio islandese, passando per letture di Dante, Hemingway, alla musica di band locali, fino a Dire Straits. Il tutto in un turbine di emozioni che scuoteranno l’animo del protagonista.

La cosa interessante che Stefánsson fa è quella di portarci dentro a tre generazioni di una stessa famiglia per comprendere non solo come essa sia cambiata, ma come certi geni (l’amore per la lettura, la scrittura e la conoscenza) sono un elemento tramandatosi di generazione in generazione. Infatti nel passato di Ari ci sono figure femminili forti e intraprendenti come la nonna Margáret, moglie del burbero (Oddur), che scrisse al grande poeta scrittore Gunnarsson per raccontargli le capacità letterarie di uno dei figli. Accanto a lei la zia Veiga, vittima di accuse ingiustificate durante la Seconda guerra mondiale e Lilla, poetessa di un attimo.

A raccontarci tutto di Ari, della sua famiglia e del suo mondo, proprio come nel primo volume, c’è questo narratore del quale noi percepiamo la presenza, ma non la fisicità. È come se lui seguisse in ogni dove, come e quando il nostro impacciato Ari, ed è grazie anche a lui se noi lettori conosciamo i dettagli della vita del protagonista. Rispetto al romanzo precedente, in questo secondo è più facile comprendere l’identità di chi racconta tutto, perché molto più radicato in Ari di quanto si possa immaginare. Grande come l’universo di Stefánsson, da un lato, è il viaggio dentro al mondo familiare di un uomo che ama la vita, ma si approccia ad essa in modo un po’ complicato. Dall’altro, il libro del letterato islandese esplora sentimenti umani universali da tutti sperimentabili e condivisibili.

La traduzione e la Postfazione di Grande come l’universo è a cura di Silvia Cosimini.

Jón Kalman Stefánsson (Reykjavik, 1963) è un poeta e scrittore islandese. I suoi romanzi son stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case editrici europee. Paradiso e inferno, primo volume della sua trilogia, è stato giudicato il miglior romanzo islandese degli ultimi anni. I pesci non hanno gambe è stato giudicato il miglio libro del 2015 dalla rivista francese Lire. Tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati da Iperborea.

Autore: Jón Kalman Stefánsson
Titolo: Grande come l’universo
Editore: Iporborea
Prezzo: 19 euro
Pagine: 448