Mary Barton di Elizabeth Cloghorn Gaskell (Elliot 2016), è il primo romanzo della scrittrice inglese pubblicato nel 1848, rieditato ora nella collana “Raggi” dalla casa editrice romana, impreziosito dalla bella copertina raffigurante il dipinto “Il bacio rubato” di Marcus Stone (1900). Manchester, 1830.
“Sono io, John Barton. Mia moglie è in travaglio e sta male. Venite, per l’amore di Dio, perché sta tanto male e io devo chiamare il dottore”.
Niente ormai avrebbe potuto salvare la moglie dell’operaio tessile Barton, che infatti poco tempo dopo Mary muore di parto. All’uomo, distrutto dal dolore, ora era rimasto solo l’affetto della figlia Mary, “bambina mia, dobbiamo essere tutto l’uno per l’altro, ora che lei se n’è andata”. Una cosa era certa: quella notte John Barton aveva perduto una delle buone influenze della sua vita; “si era sciolto uno dei legami che più lo stringevano alle dolci benevolenze umane”. Da quel momento in poi tutti si accorsero che l’operaio era cambiato, severità e cupezza gli divennero abituali, “da occasionali che erano”.
Sì, John era più duro e più ostinato, ma non verso Mary, perché tra padre e figlia esisteva quel vincolo, pieno e tenace, che unisce quanti sono stati amati da una stessa persona ormai scomparsa. Barton era un padre indulgente, la figlia era “la luce del suo cuore”, Mary era molto libera di sé rispetto alle sue coetanee, soprattutto perché il denaro di casa passava tutto per le sue mani, era lei che reggeva l’andamento domestico. Nel frattempo Barton era diventato un membro attivo del sindacato e si interessava attivamente delle controversie tra padroni e lavoratori, tema tipico in una zona manifatturiera come era Manchester dove lavoravano molti operai privi di istruzione. Le controversie e le agitazioni raggiungevano l’apice nei momenti di depressione economica, come stava accadendo ora.
E così mentre Mary viveva la sua vita, facendosi ogni giorno più padrona di sé e più bella, la ragazza era diventata apprendista modista presso la signorina Simmons, sarta e modista, ricevendo le attenzioni del ricco Henry Carson e del povero ma onesto Jem Wilson, suo padre presiedeva molte riunioni sindacali, “era amico di numerosi delegati e aveva l’ambizione di diventarlo lui stesso; era un cartista, pronto a fare qualsiasi cosa per quella causa”.
Il “romanzo sociale” di Elizabeth Cloghorn Gaskell, diviso in due parti, la prima parte si occupa del confronto tra ricchi e poveri, la seconda parte racconta un assassinio, descrive la lotta della classe operaia. Raccontando la storia di John Barton e di sua figlia Mary, l’autrice, la quale redasse il volume mentre viveva a Manchester, critica e denuncia le difficili condizioni di lavoro e lo sfruttamento nelle fabbriche. Sotto la cenere covava sempre l’odio e l’ostilità nei confronti del padrone che ostentava la propria ricchezza, quella stessa ricchezza che l’operaio sapeva di essere il vero costruttore.
È significativo ricordare che il libro viene pubblicato proprio nel 1848 cioè quando in Inghilterra si spense nel sangue il movimento politico-sociale cartista, la cui carta programmatica si rifaceva alle idee di Robert Owen, un industriale-riformatore che anticipò di almeno mezzo secolo la legislazione inglese sul lavoro. “Avevo sempre provato una profonda simpatia per gli uomini segnati dalla fatica, che sembravano condannati a lottare nel corso della loro vita in strane alternanze tra lavoro e miseria; spinti avanti e indietro dalle corcostanze più degli altri uomini”.
Elizabeth Cloghorn Gaskell, nata a Londra nel 1810, orfana di entrambi i genitori, venne allevata dalla famiglia della zia. Nel 1832 sposò il pastore William Gaskell, molto impegnato nel sociale. La loro casa divenne un luogo di incontro per una cerchia di intellettuali anticonformisti. Dopo la morte del figlio William, Elizabeth Gaskell si dedicò alla scrittura a tempo pieno. Oltre a otto romanzi e a numerosi racconti, pubblicò nel 1857 la biografia dell’amica Charlotte Brontë. Morì ad Alton nel 1865. Elliot ha già pubblicato il romanzo Cranford. Il paese delle nobili signore (2015).
Autore: Elizabeth Cloghorn Gaskell
Titolo: Mary Barton
Editore: Elliot
Traduzione: Fedora Day
Pubblicazione: 2016
Prezzo: 19,50 euro
Pagine: 374