Morire in primavera di Ralph Rotmann (Neri Pozza Editore 2016). Nel vasto panorama della letteratura sulle vicende della II Guerra Mondiale questo romanzo, ispiratosi alla storia del padre, è certamente una delle opere che ha riscosso di recente il più largo interesse tra il pubblico, specialmente in Germania, dove è diventato un “classico” del genere, raggiungendo il successo dei famosi libri di Gunther Grass.
I protagonisti, Walter e Fiete, sono due giovani di diciassette anni, legati da una profonda ed umanissima amicizia, provenienti dal mondo contadino, lontani dalle deliranti teorie naziste. Due veri pacifisti che, al pari di molti altri commilitoni, spesso costretti da psicofarmaci e da minacce e trattamenti disumani, sono alieni dalle barbarie della guerra e soldati tutt’altro che ciecamente obbedienti. Sia ben chiaro che non ci troviamo dinanzi ad un libro “giustificazionista” ma ad un quadro più complesso del dramma di una nazione e della sua giovane generazione dell’epoca.
Walter e Fiete sono due apprendisti mungitori in una grande fattoria della Germania del Nord. Una sera, durante una festa popolare del villaggio lungo il fiume, vengono prelevati e condotti al fronte dagli agenti delle SS. Siamo nel tardo inverno del 1945 ed appaiono già evidenti i segnali di un imminente tracollo del Terzo Reich e della fine delle ostilità.
Ma Hitler crede ancora in una possibile vittoria, forse in virtù delle aspettative suscitate Walter viene destinato come autiere addetto al trasporto dei rifornimenti; Fiete, invece, viene subito spedito in prima linea dove, ferito e rapidamente rimesso in piedi, non resiste a lungo alla quotidiana carneficina di una guerra che l’autore descrive in modo tanto radicale quanto avvincente. Decide quindi di disertare, tenta la fuga ma viene catturato e condannato a morte. Walter cerca con ogni mezzo di salvare il suo amico, umiliandosi al cospetto di un gelido generale Sturmbarmfuhrer, che invece di concedere la grazia, lo beffa aggregandolo sadicamente al plotone di esecuzione. E’ un “giorno di primavera” quando Walter è chiamato ad eseguire il più inaudito degli ordini.
Finita la guerra, Walter tenta di rifarsi una vita” normale” (sposando, tra l’altro, la fidanzatina che aveva dovuto lasciare pochi mesi prima per la chiamata in guerra) ma la terribile esperienza lo ha irrimediabilmente segnato condannandolo ad una malinconica esistenza, taciturna (non parlerà mai con nessuno della sua drammatica vicenda) e perennemente velata di tristezza.
Ralph Rotmann (1953) è uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, vincitore di numerosi prestigiosi premi letterari. I suoi romanzi sono stati tradotti in più di dieci lingue. In Fruehling Sterben è tradotto da Riccardo Cravero.
Autore: Ralph Rotmann
Titolo: Morire in primavera
Editore: Neri Pozza
Pubblicazione: 2016
Prezzo: 16 euro
Pagine: 205