Nel romanzo Perdonabile, imperdonabile di Valerie Tong Cuong (Salani 2015), l’autrice prosegue nel suo percorso di analisi e di approfondimento delle dinamiche complesse dell’animo umano, iniziato nel suo fortunato esordio, “L’Atelier dei miracoli”, affrontando il tema, scottante quanto controverso, del perdono. Un dramma crudele, Milo, un bambino di dodici anni, vittima di una caduta accidentale durante una spensierata scorribanda in bicicletta, induce i suoi familiari, che naturalmente non si danno pace nel vedere il bambino in coma in ospedale, il corpo affidato alle macchine, ad un circostanziato esame di coscienza. I protagonisti sono quattro: la nonna, Jeanne, la figlia maggiore Celeste e il marito Lino, genitori di Milo, e Marguerite, la zia alla quale era stato affidato il bambino il giorno dell’accaduto. Segreti e fantasmi, incomprensioni e vecchi rancori emergono nel corso delle discussioni fra i quattro che, forse inconsciamente, cercano di attribuirsi l’un l’altro la responsabilità principale del fatto. Viene al lettore di domandarsi: è impossibile non avere segreti? Bisogna sempre dirsi tutto? A volte tacere salva gli equilibri familiari e il destino di una relazione. Forse è meglio parlare ma al tempo giusto, quando le parti siano pronte a parlare e ad ascoltare. Può avvenire, come si legge nel libro, che il segreto sulla nascita di Marguerite sia la scintilla che, a distanza di trenta anni, sia all’origine dell’incidente di Milo.
Non volendo togliere al lettore il piacere della lettura, coinvolgente come un thriller, ci limiteremo a dire che, senza essere scontata o superficiale, l’autrice ci conduce con una scrittura sempre misurata a rendere piacevole ed avvincente questa sua esplorazione psicologica. Un altro aspetto che rende interessante la lettura è dato dalla struttura “corale” del romanzo che consente a chi legge di confrontare le varie posizioni dei protagonisti che esprimono in prima persona le proprie ragioni, consentendo di comprendere e valutare meglio il filo logico che li ha condotti a compiere il percorso prescelto ed i propri comportamenti.
Valérie Tong Cuong è nata in una banlieue parigina (il cognome vietnamita è del marito) e ha studiato letteratura e scienze politiche all’università. Ha lavorato otto anni nella comunicazione, e poi si è dedicata interamente alla scrittura (romanzi, racconti, sceneggiature) e alla musica. Il suo romanzo L’Atelier dei miracoli è stato tradotto in 16 Paesi, ha vinto il Prix de l’Optimisme 2014 e in Italia ha avuto una straordinaria accoglienza, amato dai lettori e dalla critica.
Autore: Valerie Tong Cuong
Titolo: Perdonabile, imperdonabile
Editore: Salani
Pubblicazione: 2015
Prezzo: 13,90 Euro
Pagine: 301