Il volume Medaglioni (Skira 2014) di Fernanda Pivano nasce da una “cartellina rossa” – trovata nell’archivio Fernanda Pivano da Michel Concina – che raccoglie alcuni “medaglioni” scritti nel 1947 sulle persone più in vista di Torino, ma rimasti in buona parte inediti. A questi testi il curatore del volume, Enrico Rotelli, ne ha affiancati altri composti in anni successivi. I personaggi dei “medaglioni” sono poco più di un centinaio (esattamente 104) presentati non in ordine cronologico ma suddivisi per tema: Arte (31); Musica (10), Giornalismo ed Editoria (14); Scienza (3); Architettura (4); Società (6); Letteratura (18); Cinema, Danza e Teatro (18). Come fa notare Rotelli nella sua prefazione, mancano “gli eroi della letteratura americana, i cantautori che la Pivano definì “i poeti di oggi” ed il marito dell’autrice, il designer ed architetto Ettore Sottsass.
Giornalista, scrittrice, critico musicale e traduttrice, Fernanda Pivano è stata. durante il lungo arco della sua attività, una delle protagoniste della scena culturale italiana. Alla Pivano dette senza dubbio uno dei contributi fondamentali all’introduzione ed alla diffusione nel nostro Paese della letteratura americana nel secondo dopoguerra. Agli inizi degli anni Quaranta, mentre ancora infuriava il grande conflitto mondiale, scrittori come, ad esempio, Faulkner, Hemingway, Truman Capote ed altri erano del tutto sconosciuti in un paese come il nostro, chiuso dalla dittatura alla cultura d’oltreoceano. Dopo il Diploma al Conservatorio e la Laurea in Lettere e Pedagogia, Fernanda Pivano cominciò (si era nel 1943) alla casa editrice Einaudi, sotto la guida di Cesare Pavese suo insegnante al liceo Massimo d’Azeglio di Torino, con la versione italiana dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Continuò con la pubblicazione dei più importanti romanzi americani dell’epoca, proponendo di solito prima di ogni traduzione articolati saggi critici contenenti un’accurata analisi biografica e sociale dell’autore. Instaurando rapporti di amicizia con autori leggendari (come Hemingway, ad esempio) coltivò un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull’indagine storica e sociale degli scrittori e dei più interessanti fenomeni letterari. E’ autrice di alcune opere di narrativa nelle quali traspaiono risvolti autobiografici, come ricordi di incontri ed impressioni ed emozioni provate nei suoi numerosi viaggi. Tra i suoi libri si ricorda ”C’era una volta un beat”, “I miei amici cantautori” e “Libero chi legge”.
Fernanda Pivano (1917-2009) ha iniziato la sua attività letteraria sotto la guida di Cesare Pavese, curando l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Protagonista e testimone dei più importanti fermenti letterari del secondo Novecento, ha favorito l’introduzione e la diffusione in Italia di autori americani divenuti leggendari, come Hemingway, Kerouac, Bukowski, Jong e McInerney.
Autore: Fernanda Pivano
Titolo: Medaglioni
Editore: Skira
Pubblicazione: 2014
Prezzo: 15,50 Euro
Pagine: 185