“Otto anni fa, su un vecchio numero di Paris Soir del 31 dicembre 1941 mi sono soffermato sulla rubrica di terza pagina: Da ieri a oggi”. È l’incipit di Dora Bruder di Patrick Modiano (Guanda 2014), romanzo-capolavoro del Premio Nobel 2014. Partendo dalla lettura di un vecchio annuncio nel quale, nella Parigi occupata dai nazisti, due genitori disperati, Ernest e Cecil Bruder, cercano la propria figlia, l’autore tenta di ricostruire un vuoto. Dora Bruder, alta un metro e 55 cm, volto ovale, occhi castano-grigi, cappotto sportivo grigio, pullover bordò, gonna e cappello blu marina, scarpe sportive color marrone, il 14 dicembre del 1941 è improvvisamente scomparsa dal collegio religioso Sacro Cuore di Maria. L’adolescente, di religione ebraica, era stata iscritta nell’Istituto diretto dalle suore delle Scuole cristiane della Misericordia in rue de Picpus, nel 12° Arrondissement, il 9 maggio del ’40, perché il clima in Francia diventava ogni giorno sempre più pesante. Modiano colpito da quest’annuncio camminando per le strade parigine cerca di dare forma a un’assenza, anche se “ci vuole tempo per riportare alla luce ciò che è stato cancellato”. In alcuni registri, però sussistono tracce di persone delle quali si è dimenticata l’esistenza. È bastata un po’ di pazienza per sapere che la famiglia Bruder abitava in un albergo di boulevard Ornano 41 già negli anni ’37 e ’38 in una stanza con cucina al quinto piano. L’albergo si trovava nel quartiere periferico di Clignancourt frequentato dal piccolo Patrick quando accompagnava la madre al mercato delle pulci di Saint-Ouen. Modiano ha impiegato quattro anni per scoprire la data della nascita di Dora, 25 febbraio 1926, altri due anni sono stati necessari per conoscere il luogo di quella nascita: 12° Arrondissement. Il padre di Dora, Ernest era nato a Vienna alla fine dell’Ottocento, legionario francese di II classe, a venticinque anni Bruder si era ritrovato per le strade di Parigi. Nel 1924 Ernest aveva sposato la diciassettenne Cécile Burdej nata a Budapest. “Non so dove abbia avuto luogo il matrimonio, ignoro i nomi dei loro testimoni”.
Con rara finezza e delicata partecipazione Modiano ricostruisce le esistenze di persone che hanno lasciato dietro di loro poche tracce. Persone anonime che diventano numeri quando l’Olocausto li rapisce con sé. Pochi mesi prima di essere deportata insieme al padre nel campo di concentramento di Auschwitz, Dora sparisce. Non sapremo mai la causa di questo suo atto di ribellione nei confronti di un destino già segnato. Ed è proprio quel “grumo di ignoto e di silenzio” che lo scrittore cerca di rievocare trovandosi di fronte ad alberghi e cinematografi che non ci sono più, in una città che diventa la protagonista di questa tragedia immane. “Ho la sensazione di essere il solo a reggere il filo che collega la Parigi di quell’epoca a quella di oggi, il solo che si ricordi di tutti questi particolari”. Passato e presente, presente e passato, scovando una nipote dei coniugi Bruder che possiede dei vaghi ma precisi ricordi d’infanzia legati agli zii Bruder. In alcune foto d’epoca Dora e sua madre sono in piedi davanti a quello che sembra un vecchio muro, ma che deve essere il telone del fotografo. Chissà se la ragazza assomigliava alla giovane della fotografia della copertina di questo evocativo romanzo gentilmente concessa dalla Klarsfeld Collection. “Ignorerò per sempre come passava le giornate, dove si nascondeva, in compagnia di chi si trovava durante l’inverno della sua prima fuga e nelle poche settimane di quella primavera in cui scappò di nuovo. È il suo segreto. Povero e prezioso segreto che i suoi carnefici, le ordinanze, le autorità cosiddette d’occupazione, la Storia, il tempo, tutto ciò che insozza e distrugge, non sono riusciti a rubarle”.
Patrick Modiano è nato a Boulogne-Billancourt, cittadina vicino a Parigi, il 30 luglio 1945. Vincitore del Premio Goncourt nel 1978 con Rues des Boutiques Obscures, tra i suoi libri tradotti in Italia citiamo Un pedigree (Einaudi 2006). A dicembre per Einaudi è uscito il penultimo romanzo di Modiano L’erba delle notti, mentre la sua opera più recente Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier, Purché tu non ti perda nel quartiere, verrà pubblicata sempre da Einaudi nel 2015. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2014. È il quindicesimo scrittore di lingua francese premiato con il Nobel in oltre un secolo, con Modiano la Francia diventa il Paese con più Nobel per la Letteratura.
Dora Bruder è tradotto da Francesco Bruno.
Autore: Patrick Modiano
Titolo: Dora Bruder
Editore: Guanda
Pubblicazione: 2014
Prezzo: 14,50 Euro
Pagine: 136