Juana Manuela Feliciana nasce in Argentina nel 1816, figlia di un eroe dell’Indipendenza, la sua famiglia è costretta quando Juana ha solo quindici anni a lasciare per motivi politici il Paese. Il traumatico esilio sarà il primo di una lunga serie di viaggi che la porteranno a visitare tutti il Sud America; si sposa con il capitano boliviano Gorritti, si separa e con i due figli si trasferisce a Lima: lì inizia a collaborare con numerose riviste, pubblica la sua prima opera letteraria, frequenta artisti e intellettuali diventando così membro fisso dei salotti intellettuali dell’epoca.
Bastano queste poche note biografiche per capire che Juana Gorritti non era una donna comune, non lo sarebbe stata oggi e tantomeno lo era nel Sud America di metà ottocento. Juana è un raro esempio di intellettuale a tutto tondo, impegnata in politica come in letteratura. Cucina eclettica non è infatti solo un ricettario, ma è parte integrante del pensiero dell’autrice, che vedeva la donna come parte attiva nella formazione dell’uomo, anche in cucina.
Juana Gorritti infatti scrive ad amiche, parenti e collaboratrici, si fa inviare ricette da tutto il continente e compila un ricettario che è anche uno specchio della storia sociale e culturale dell’America latina.
C’è il “Pasticcio di fagioli” (con burro, farina, latte e pancetta), piatto cileno che “come la quinoa per l’indigeno, è l’alimento principale e quasi unico sostentamento del contadino cileno”; ci sono i “Pasticcini del digiuno” (a base di mandorle) che, “nonostante l’illustrissima Santità Leone XII abbia sollevato la nostra coscienza di un terribile peso, eliminando dai Comandamenti della Chiesa il più difficile da osservare”, allietavano le serate dopo il digiuno liturgico…
Le ricette sono tante e testimoniano la ricchezza della cucina sudamericana, spesso curiosa ai nostri occhi: il puchero di Lima, l’uovo colossale… per citarne un paio di alta gastronomia… ma soprattutto piatti della gente povera, a base di legumi, frittate, pesce, carni… piatti calorici, composti, stufati, conditi con salse.
Insomma, Cucina eclettica, è un’opera culinaria e narrativa insieme, un viaggio nelle abitudini alimentari sudamericane dell’Ottocento. Interesserà tutti gli appassionati di storia del Sud America, di cucina e soprattutto a chi si diverte a trovare le storie dentro a ogni piatto. Arricchiscono il libro un’interessante nota biografica e la postfazione di Camilla Cattarulla, docente di Lingua e letterature ispanoamericane.
Autore: Juana M. Gorritti
Titolo: Cucina eclettica
Editore: Nova Delphi
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 10,00 euro
Pagine: 256