La spia che cambiò il mondo. Una storia vera di Mike Rossiter (Newton Compton 2014). Vi sono stati nel corso del tempo eventi e personaggi che hanno impresso un’autentica svolta alla storia dell’umanità cambiandone repentinamente la direzione di marcia. Un esempio in tal senso viene fornito dalle vicende descritte in questo libro, in cui l’Autore svela gli archivi segreti di Klaus Fuchs, uno scienziato tedesco fuggito in Gran Bretagna dalla Germania nazista, che rivelò al KGB (il servizio di spionaggio dell’Urss) importanti informazioni sul “Progetto Manhattan” per il quale, unitamente a scienziati di altri Paesi, aveva collaborato allo sviluppo della bomba atomica: l’ordigno micidiale che, come si ricorderà, sganciato sulla città giapponese di Nagasaki, determinò la resa dei nipponici e praticamente la fine della seconda guerra mondiale. Al lavoro di spionaggio di Fuchs gli storici fanno risalire l’inizio della cosiddetta Guerra Fredda, quella sorta di conflitto che contrappose due grandi blocchi di Paesi, quelli occidentali e quelli facenti capo all’Unione Sovietica. Una guerra che si è svolta non sui campi di battaglia come avviene nelle guerre tradizionali, ma sul piano dello spionaggio e del controspionaggio, protagonisti non tanto i militari in divisa quanto gli agenti segreti e i “codici cifrati”. Il mondo è stato sotto l’incubo della Guerra Fredda per un quarantennio, “a volte sembrava che si stesse avvicinando la battaglia finale dell’Apocalisse. Nel 1940, un conflitto nucleare era ancora fantascienza; cinque anni dopo era diventato una realtà. Cinque anni ancora ed era già in atto la corsa agli armamenti atomici, e dopo un altro lustro, nel 1955, alcune terribili esplosioni termonucleari stavano avvelenando l’atmosfera planetaria, sembrava illimitata la possibilità distruttiva scatenata dagli scienziati. “Klaus Fuchs” – scrive l’Autore – “era direttamente collegato a tutto ciò e svolse un ruolo basilare nello sviluppo dei congegni nucleari per ciascuno dei tre alleati della II Guerra Mondiale, che poi sarebbero diventati i principali nemici della Guerra Fredda e fu lui ad aiutarli a creare le bombe H ancora più potenti. Non fu soltanto la sua opera di fisico e matematico a contribuire alla situazione di stallo atomico: furono la sua politica e la sua convinzione della necessità di agire a catalizzare la nascita dell’era nucleare. Un’era che, ovviamente, non è terminata, si é solamente trasformata”. “Klaus Fuchs” – afferma perentoriamente Rossiter – “è stata la spia più importante del XX secolo, la spia che ha cambiato il mondo”
Va riconosciuto all’Autore il merito di essere riuscito a ricostruire per la prima volta le attività scientifiche e spionistiche e delineare la personalità di una figura complessa come Fuchs, finora noto attraverso le cronache giornalistiche dell’epoca e libri talvolta poco attendibili, come quello di Moorehead degli anni cinquanta, che successivamente si scoprì essere stata commissionata e riccamente sovvenzionata dal Servizio di sicurezza britannico. Ciò è stato reso possibile da un lungo lavoro, basato non solo sulla ricerca di documenti storici di archivio, peraltro in gran parte ancora sconosciuti, ma anche sugli incontri e le opinioni raccolte dalle persone che in qualche misura hanno interferito nelle vicende dello scienziato-spia. Il racconto offre anche uno squarcio inedito, per alcuni aspetti non secondario, di un periodo recente finora non sufficientemente “arato” dalla ricerca storica. All’indubbio interesse storico, inoltre, si associa la piacevolezza di una lettura che, grazie alle doti dell’autore che da una storia vera ha saputo trarre un’avvincente storia di spionaggio, coinvolge e mantiene sempre alta l’attenzione.
Mike Rossiter nato a Londra nel 1948, è giornalista e scrittore specializzato in libri di argomento militare.
Autore: Mike Rossiter
Titolo: La spia che cambiò il mondo. Una storia vera
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 9,90
Pagine: 330