Daphne, la protagonista del romanzo Dove sussurra il mare di Yvette Manessis Corporon (Newton Compton 2014), non avrebbe mai potuto dimenticare Erikoussa, l’isola greca di fronte a Corfù dove aveva trascorso indimenticabili vacanze estive durante la sua infanzia e adolescenza. Figlia di immigrati greci che gestivano un piccolo ristorante negli Stati Uniti, Daphne aveva una predilezione per il mare della baia che si trovava di fronte alla semplice abitazione di sua nonna, la sua adorata Yia – yia. La ragazzina era capace di restare immersa nelle cristalline acque del Mar Ionio per ore scrutando i fondali e unico era il rapporto con quel mare che non la giudicava, la accoglieva e basta, “la ribattezzava ogni estate”. Ora la giovane donna dopo un’assenza durata sei anni era ritornata in quest’isola verde e rigogliosa simile al paradiso, sperando che l’aria di questo luogo spazzasse via quel senso di incomprensione e tristezza che ormai stava diventando troppo familiare per Daphne. Dopo la scomparsa di suo marito Alex a causa di un incidente stradale e in seguito alla tragica rapina nella quale erano morti Baba e Mama, Daphne era rimasta sola con la piccola Evie la sua “bambina meravigliosa che lei amava più della vita stessa”. Mamma single con un ristorante da gestire da sola, la donna non avrebbe mai immaginato di poter incontrare ancora l’amore. Stephen lavorava nella banca nella quale Daphne si era rivolta per chiedere un prestito. Ora il matrimonio stava per celebrarsi a Erikoussa, perché Daphne sapeva di non poter cambiare il passato ma adesso c’era la possibilità di modificare il futuro. L’anziana nonna però non era affatto convinta di questa unione, era certa che il bancario non fosse l’uomo adatto per la sua “koukla”, bambolina. Una nuova figura maschile si stava profilando all’orizzonte, Yanni “alto, abbronzato, bello, ma non nel senso più tradizionale del termine” ma forse l’orgogliosa “Amerikanida” Daphne ancora non se ne era resa conto. “C’era qualcosa di trasandato nel suo aspetto: la gobba sul naso, che sembrava potesse essersi rotto in una rissa da bar, il volto segnato e coperto da una folta barba spruzzata di grigio che lo rendeva attraente in modo quasi primitivo”. Sotto il cielo di un incredibile azzurro spruzzato di nuvole leggere e sottili simili a fili di seta, qualcuno stava per cambiare il cuore di Daphne. “Il tuo cuore è stato pesante ma ora il tuo orizzonte si va rischiarando. Qualcuno cambierà il corso della tua vita e ti mostrerà l’amore come non l’hai mai conosciuto”.
When the Cypress Whispers è il coinvolgente romanzo d’esordio dell’autrice che descrive la personalità di una donna intrappolata tra antiche tradizioni e nuovo mondo. Da un lato l’America con le sue mille opportunità e dall’altro le suggestioni di un’isola dall’aria pulita e salata, “verde, immacolata e selvaggia” dove i ricchi colori sfumavano l’uno nell’altro “come se un arcobaleno fosse caduto dal cielo trasferendo nella terra e nel mare una vivacità normalmente riservata agli dei”. Qui non c’erano costruzioni alte, né grattacieli o strutture in cemento che rovinavano una cornice naturale nella quale un mare colore del cobalto “si rovesciava ritmicamente sulla sabbia grigia che a sua volta cedeva al verde lussureggiante degli antichi ulivi pieganti dal vento”. Al centro di questa visione dove miti e magia si fondono perfettamente, ricopre un ruolo fondamentale il personaggio dell’anziana nonna della protagonista capace di ascoltare il sussurro degli alti cipressi “alberi fruscianti”. Una figura immutabile, leggendaria dal volto rugoso e dal piccolo corpo coperto da un vestito nero informe simile a una divisa come il fazzoletto nero che Yia – yia portava legato sotto il mento che nascondeva le trecce sale e pepe. Un legame profondo accomuna la famiglia di Daphne a quella di Yanni, legame che risale a un doloroso episodio avvenuto durante la II Guerra Mondiale. Nelle pagine finali del volume la scrittrice precisa che la storia è ispirata al luogo nel quale è nato il padre somigliante alla paradisiaca isola di Erikoussa. Quando la Grecia era occupata dai tedeschi gli isolani avevano nascosto e protetto una famiglia di origine ebraica dai nazisti. Al termine del conflitto la famiglia era sopravvissuta grazie al coraggio di un pugno di persone per i quali non vi furono riconoscimenti. “Spero che questo libro possa rendere onore alla bellezza e al coraggio di quelle persone. E’ una storia che sono stata onorata di poter narrare, e un’isola e una famiglia a cui sono fiera di appartenere”.
Yvette Manessis Corporon è una sceneggiatrice pluripremiata e vive a New York. Dove sussurra il mare è tradotto da Martina Rinaldi e Clara Serretta.
Autori: Yvette Manessis Corporon
Titolo: Dove sussurra il mare
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 9,90 Euro
Pagine: 384