“La storia mai raccontata di come una nazione sfidò Hitler e salvò i suoi compatrioti ebrei” è l’eloquente sottotitolo del saggio Il popolo che disse no di Bo Lidegaard (Feltrinelli 2013). Questo testo ambientato in Danimarca nel 1943 intende celebrare la popolazione danese che lottò unito contro il dittatore tedesco.
L’esercito nazista occupa il paese da oltre due anni, e la potenza politica e militare di Hitler sembra inarrestabile. Quando cominciano a trapelare notizie di un imminente rastrellamento dell’intera comunità ebraica, tutto il popolo danese sceglie di ribellarsi. Il re, i ministri e il parlamento si stringono attorno ai propri concittadini e, mentre il governo utilizza le sue risorse diplomatiche per ostacolare i piani tedeschi, un allarme viene inviato alle famiglie in pericolo. Per quattordici giorni gli ebrei danesi sono assistiti, nascosti e protetti da persone comuni che spontaneamente aiutano i propri compatrioti diventati improvvisamente dei rifugiati.
Su 7000 ebrei, 6500 riescono a salvarsi dai campi di concentramento raggiungendo la Svezia con ogni tipo d’imbarcazione. Bo Lidegaard narra per la prima volta la storia di un esodo straordinario e descrive con ritmo serrato le due settimane, dal 26 settembre al 9 ottobre 1943, in cui un intero popolo ha compiuto la più normale e allo stesso tempo eroica delle azioni: salvare i propri fratelli. Il merito dell’autore è di aver riportato alla memoria un episodio dimenticato che resta ancora oggi un esempio di umanità e coraggio civile in tutto il mondo. “Se i tedeschi ci chiederanno di perseguitare i nostri connazionali ebrei indosseremo tutti la stella di Davide”.
Furono queste le parole di Cristiano X, allora re di Danimarca, il quale decise di rimanere a Copenaghen, durante l’occupazione nazista del suo Paese, diventando in tal modo il simbolo visibile di lealtà per il suo popolo. Il Monarca indossò la Stella di David per sottolineare la sua vicinanza morale alla popolazione ebraica danese oppressa dalla persecuzione nazista. L’emblema dei danesi, che tutti si distinsero per il loro coraggio e per il loro patriottismo, fu indossare il Kongemærket, piccolo bottone quadrato con la bandiera danese e l’insegna della corona reale.
Il popolo che disse no è il racconto toccante di una vicenda ricca di umanità e di coraggio, di gloria e forza morale che brilla luminosa in uno dei periodi più cupi della storia: gli anonimi cittadini danesi si affiancano a Oskar Schindler e Giorgio Perlasca nell’ideale Galleria dei Giusti della Shoa. Lo scrittore, editore, filosofo e critico americano Leon Wieseltier ha così definito il volume: “Il popolo che disse no è un libro straordinario. Non dimenticherò facilmente questa celebrazione dell’etica, questa storia esemplare di come un profondo senso di solidarietà possa contribuire a salvare vite umane”.
Bo Lidegaard è uno storico e giornalista danese. Dopo una lunga carriera diplomatica, dal 2011 è il direttore di Politiken, tra i più importanti quotidiani della Danimarca. Il popolo che disse no è in corso di pubblicazione in nove paesi.
Autore: Bo Lidegaard
Titolo: Il popolo che disse no
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 28 euro
Pagine: 450