Da ottobre in libreria per Mondadori, In tempi di luce declinante di Eugen Ruge. In Germania è stato un grande successo di critica e di pubblico (500.000 copie).Un romanzo che ha scalato le vette delle classifiche tedesche, esplorando i sogni sfavillanti e gli abissi del XX secolo.
In tempi di luce declinante è la storia di tre generazioni di una famiglia della Germania dell’Est, il ritratto di una famiglia borghese all’interno dello stato comunista in cui si consuma il fallimento della grande ideologia che ha dominato il secolo scorso. Dai nonni, comunisti convinti, tornati nella Germania Democratica all’inizio degli anni Cinquanta per dare il loro contributo alla formazione del nuovo Stato, al figlio, emigrato a Mosca e poi finito in un campo di lavoro in Siberia, che torna con la moglie russa e trova un paese preda di valori piccolo borghesi che è convinto di poter cambiare, al nipote, vittima di un senso di soffocante nostalgia a cui cerca di ribellarsi e che parte per l’Occidente un mese prima della caduta del Muro, il giorno in cui suo nonno compie novant’anni, quello che scorre sotto i nostri occhi è il racconto di cinquant’anni cruciali nella storia dell’Europa, il lento spegnersi di un’utopia che ha acceso le speranze di milioni di persone prima di rivelarsi per quello che era realmente.
Eugen Ruge è nato in Russia nel 1954. Ha studiato matematica a Berlino ed è stato ricercatore presso l’Istituto Centrale di Geofisica di Potsdam. Prima di lasciare la DDR per la Germania Federale nel 1988, è stato sceneggiatore e regista per gli studi DEFA (Deutsche Film AG). Dal 1989 ha scritto e tradotto per il teatro e il cinema, insegnando anche all’Università delle Arti di Berlino. Nel 2009 ha vinto il premio Doblin (istituito da Gunther Grass) per il romanzo In tempi di luce declinante, a quel tempo non ancora pubblicato. Vive a Berlino.