Da qualche giorno è in libreria il thriller Panico di Lorenzo Calza per Edizioni della Sera. Terzo volume della collana “Calliphora” della casa editrice romana, il libro del disegnatore di She costruisce un plot che rispecchia l’impianto del mistery classico: un treno entra in una galleria e, misteriosamente, non ne esce più. Fascetta firmata da Alfredo Colitto.
Un trentenne, precario, con le sue ambizioni frustrate. Nello scompartimento siedono altre persone: una ragazza, un tizio distinto e taciturno piegato sul portatile, un anziano, tre studenti e una famigliola di Rom. Col passare del tempo, tutti realizzano che qualcosa non va. Il buio che circonda il treno diventa dramma. Terrorizzato, l’anziano si sente male e muore. Gli altri si rendono conto che il vagone è bloccato, sono isolati dal resto del treno. Da qui inizia un precipitare, con la piccola comunità costretta a interagire per organizzarsi, razionalizzare le risorse e provare a uscire da quell’incastro.
Riusciranno a forzare la porta intercomunicante. Il viaggio nel ventre del treno – che scoprono essere vuoto – si trasforma in un vero e proprio incubo; ogni evento precipita, compresi i rapporti interpersonali. Tutto si sussegue sincopato, ossessivo. La forza della disperazione permette di arrivare alla locomotiva, e cogliere l’atroce verità.
Oltre all’impatto metaforico della vicenda, esiste una sottotrama simbolica, che sfocia in un disvelamento finale quasi spiritualistico, lisergico. Tre giorni. Tre, al buio.
Lorenzo Calza, nato a Piacenza nel 1970. Sposato, due figli, vive a Genova. Esordisce nel 2000 scrivendo Arkhain, fumetto fanta-horror (Marvel Italia/Panini). Dalla fine degli anni Novanta sceneggia Julia, le avventure di una criminologa (Sergio Bonelli editore). Il suo primo romanzo, La commedia è finita, è uscito nel 2009 (Robin Editore). Come illustratore, tra le altre cose, ha ideato il personaggio femminile She (Style.it – Il Fatto Quotidiano). In rete si trova il suo cortometraggio Pipistrelli.