La quarta di copertina avvisa il lettore dicendo che questo libro «non va letto come una favola ecologista, né tanto meno è un idillio che lascia sottintendere una volontà di fuga dal reale.» In effetti, L’ultimo Rimen di Renato Riva (Edizioni della Sera, 2012) sembra voler sgusciare tra le etichette, tentando di andare oltre la semplice morale ambientalista.
La storia di questo racconto lungo è incentrata sul viaggio di un vecchio lupo che, esaurita ormai l’energia necessaria al ruolo del capo branco, si dirige in avanscoperta alla ricerca di nuove terre floride e sicure dove condurre i propri simili. Al punto di vista del lupo, si alterna quello degli abitanti della Val di Rhêmes, molti dei quali immediatamente ostili nei confronti dell’ex-capo branco, avvistato durante una delle sue caute perlustrazioni. Tra questi, Giada soffre e si commuove per la brutalità dei vicini e cerca di far ragione Virgilio, l’ombroso e burbero capocaccia che si impegna a uccidere il nuovo inquilino della Valle.
Lo scenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso diventa così il teatro di una caccia che finisce per diventare un duello simbolico tra l’accanimento cieco e apparentemente immotivato di Virgilio e gli ultimi tentativi del vecchio lupo per far valere le proprie capacità di guida. Renato Riva si permette anche qualche rapida inquadratura polemica, come quando dipinge il ritratto controverso di quella specie di «paradiso a due anime», la Val di Rhêmes: «A sinistra le terre protette, lo spirito del Parco più antico, la religione del tempio più bello. A destra la riserva di caccia, costoso giocattolo di pochi eletti.»
Senz’altro interessante, poi, la riflessione sulla tradizionale demonizzazione del lupo: il mostro che i bambini temono nella fiaba di Cappuccetto Rosso o il «pericolo per definizione» del grido “Al lupo, al lupo”. A questa immagine impietosa, Riva contrappone la dolcezza del lupo mansueto ai piedi di San Francesco o la lupa simbolo di maternità che allatta Romolo e Remo.
Nella sua brevità, dunque, L’ultimo Rimen allestisce un racconto leggero, privo di qualsiasi zavorra didascalica o moraleggiante, presentandosi come una storia densa di immagini e silenzi che si legge con piacere e che fortunatamente non scade nella facile e noiosa retorica.
Renato Riva è membro accademico del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Ingegnere e manager di successo e’ autore di Organizzare, innovare, vendere (ETAS Rizzoli 2008). Appassionato alpinista ha scritto L’orco di Rhêmes (Le Chateau 2009). Nel 2010 ha pubblicato 2025 Blackout (Edizioni della Sera). Il suo sito è www.renatoriva.com
Autore: Renato Riva
Titolo: L’ultimo Rimen. Uomini e lupi in Val di Rhêmes
Editore: Edizioni della Sera
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 88
Prezzo: 11 euro
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