Paragonato a scrittori del calibro di Balzac, Flaubert, Süskind, un romanzo che ha la potenza del classico. Vite legate e corrose dalla salsedine che respira dal mare della cittadina di Sète lungo il distendersi di una scrittura sensuale e materica. L’anziana Louise decide di riunire i tre figli, Jonas, Fanny e Albin, ormai adulti e lontani, nella casa paterna per una cena.
È l‘occasione di rivedersi, nient’altro, eppure l’attesa per l’incontro assumerà per ognuno le forme di un confronto definitivo. Il ciclo di un giorno che si dilata nelle voci e nei ricordi dei protagonisti, ciascuno dei quali sprofonderà nel proprio passato e nei ricordi di una storia familiare problematica e misteriosa. A far da sfondo, la figura del padre, ormai morto, eppure personaggio centrale, ancora capace di proiettare la sua ombra sulla vita di ognuno.
Jean-Baptiste Del Amo (al secolo Jean-Baptiste Garcia) è nato a Tolosa nel 1981. Grazie al suo primo romanzo Une Éducation libertine è stato paragonato a scrittori del calibro di Émile Zola, Honoré de Balzac, Alexandre Dumas, Patrick Süskind e Gustave Flaubert. Con le sue opere, nel 2006, è stato premiato come miglior “Giovane scrittore” di Francia; nel 2008 ha vinto il premio “Laurent-Bonelli” e successivamente è stato finalista del premio Goncourte del Prix Médicis, al vertice di importanza tra i riconoscimenti letterari francesi.Tutti i suoi libri in Francia sono pubblicati da Gallimard.
Autore: Jean-Baptiste Del Amo
Titolo: Il sale
Editore: Neo edizioni
Traduzione: Sabrina Campolongo
Pagine: 276
Prezzo: 16 euro
Uscita: maggio 2013