Un saggio spiazzante, ironico e divertente a cominciare dalla dedica “A tua moglie”. I mariti delle altre di Guia Soncini (Rizzoli 2013) indaga il pianeta adulterio, irrinunciabile sport praticato in parti uguali da uomini e donne “finalmente abbiamo raggiunto la parità di corna”, attraverso memorabili citazioni di libri, film, fiction, famosi pettegolezzi e storie di vita vissuta da sconosciuti personaggi, più reali e fantasiose che qualsiasi plot cinematografico.
Partendo dall’adulterio consumato dal padre medico bolognese nei confronti della madre borghese, che per vent’anni ha fatto finta di non vedere “mio padre andava alle Maldive. Ogni anno, per tutti gli anni di cui ho memoria, Andava con un amico diceva… ” l’autrice ritrae la società italiana modello terzo millennio e la vita coniugale ravvivata dai rapporti extraconiugali. Diviso in tre parti Lui, Lei e L’altra il libro, autentico vademecum su di un tema logoro che la Soncini sa nobilitare con arguzia e spirito dissacrante, spiega come sopravvivere nella giungla dei sentimenti in questo nostro paese sempre più precario, esodato e in crisi, paradossalmente diventato “una repubblica fondata sull’adulterio”. Da “vado alle Maldive con Claudio”, scusa cialtrona che è diventata per la Soncini “frase in codice per ogni triangolo” oppure “vado a fare una passeggiata… ” fino ai giorni nostri dove impazzano per questo nobile scopo cellulari, sms, Facebook, Skype e l’ultima grande novità WhatsApp (1) (a costo zero), è evidente che sia sempre stato difficile portare avanti storie parallele. Eppure… l’autrice conosce, anzi conosciamo uomini che si sono fatti scoprire “nei loro magheggi adulteri”, lasciando telefoni incustoditi, e donne che cancellano i messaggi subito dopo averli inviati con la sapienza e l’automatismo delle fedifraghe costanti. Signorine e signore dai 18 anni in su ricordatevi che se avviate una relazione con un uomo sposato, ciò significa che non volete un uomo tutto per voi. Non lo volete per casa in ciabatte, non volete avere il problema di stirargli le camicie, non desiderate la suocera nel desco domenicale, ecc. Insomma non volete un marito anzi siete ben liete che ci sia un’altra che se lo accolla per la più parte del tempo. “Un uomo che non lascia mai la moglie è un uomo che non ti ritrovi sul pianerottolo con la valigia. Una donna con una sana dose di egoismo lo considera un soggetto pressoché ideale”.
D’altro canto la domanda sorge legittima: la parte avversa cioè la moglie tradita e consapevole di esserlo, perché si tiene il marito magnifico poligamo in multiproprietà, pur avendo gli strumenti intellettuali e sociali per rompere il matrimonio? Perché accettare condizioni che alla morale comune appaiono umilianti? Sono domande senza risposta “come d’altra parte lo sono tutte le domande che attengono alla logica delle dinamiche di coppia, quanto di più impenetrabile da chi della coppia non faccia parte”. La scrittrice, regista e sceneggiatrice Nora Ephron spesso citata dalla Soncini diceva che “non sapremo mai la verità dei matrimoni degli altri, tanto meno dei loro divorzi, e tuttavia siamo ossessionati dal cercare di capire se siano felici o no”. Del resto che il matrimonio sia un contratto sociale è un grado elementare di verità.
Da citare infine nelle pagine dei ringraziamenti, l’ultimo, veramente eloquente “Per essersi disinteressato di questo libro per la sua intera composizione, tranne un breve inciso in cui mi ha minacciato di morte se l’avessi citato, e per non avermi portato al mare: tu sai chi sei”. Un saggio irresistibile, da leggere e sottolineare, un Baedeker da tenere sul comodino e da consultare al bisogno, che strappa applausi a scena aperta, ritratto e specchio della nostra fragile società sempre più liquida. “Mio padre è andato alle Maldive per vent’anni con la stessa infermiera. Il bicchiere mezzo pieno di mia madre è che, per tutti e venti gli anni, la moglie del dottore ha continuato a essere lei”.
(1) Programma di messaggistica istantaneo che si usa sugli smartphone iPhone e Blackberry
Guia Soncini, giornalista e scrittrice, ha lavorato in televisione e in radio ed è stata collaboratrice di numerose riviste tra cuiVanity Fair, Io donna, D – la Repubblica, Gioia. Ha pubblicato Elementi di capitalismo amoroso (Rizzoli 2008) e nel 2012 l’e – bookCome salvarsi il girovita, che ha scalato le classifiche diventando uno dei primi fenomeni del self-publishing in Italia.
Autore: Guia Soncini
Titolo: I mariti delle altre
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: 12,00 Euro
Pagine: 176