Era il 14 gennaio 2011 quando i ribelli di Tunisi deposero il presidente Zine al-Abidine Bin. Nel giorno del secondo anniversario della “rivoluzione dei gelsomini” esce Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni, 2013), opera in cui la giornalista Ilaria Guidantoni racconta tutte le sfumature di questa transizione epocale, mostrando luci e ombre di quella che definisce “la prima rivolta compiuta del XXI secolo”.
Il volume inaugura REvolution, la collana di Albeggi Edizioni dedicata alle pubblicazioni di attualità che mirano a mostrare i cambiamenti politici, sociali e culturali del mondo. La Guidantoni si fa cronista di un passaggio fondamentale e delicatissimo, quello che porta alla nuova Costituzione e alle elezioni del primo governo regolare. L’incertezza e i dubbi sono i veri protagonisti all’interno di un panorama che, smaltita l’euforia rivoluzionaria, mostra dei lineamenti tutt’altro che chiari. La nuova fase è complicata e i partiti hanno davanti a sé un futuro imperscrutabile, dove però la volontà di ritrovare l’identità religiosa favorisce l’ascesa di EnnahDa, una formazione politica islamista che può essere paragonata alla Democrazia Italiana degli anni Sessanta.
La Tunisia si mostra come una realtà profondamente eterogenea sul piano ideologico, ma anche sociale e culturale. Un vero e proprio mosaico in cui si incontrano e convivono il velo e l’abbigliamento casual, il costume integrale e il bikini, programmi tv religiose e mostre d’arte provocatorie. L’unico ero tratto unitario è rappresentato da un comune senso di delusione per una rivoluzione da cui la gente si aspettava molto, ma che ora come ora non mostra tutti i suoi frutti. Il popolo tunisino ha di fronte un paese da ricostruire, anche dal punto di vista del turismo. La rivoluzione ha migliorato alcuni aspetti, portando un aumento della libertà di espressione, una rivitalizzazione artistico-culturale, il tutto sotto la guida dei giovani, confusi e incerti, ma determinati a raggiungere il cambiamento.
Chiacchiere, datteri e thé è composto da una serie di incontri-conversazioni con diversi membri della società tunisina, come i docenti Kmar Bendana e Silvia Finzi, Imen B en Mohamed (deputata di EnnahDa), le scrittrici Lilia Zaouali e Fawzia Zouari, quindi giornalisti, manager e gente comune. Il libro si muove attraverso i luoghi della rivoluzione, come la piazza dell’Orologio ribattezzata 14 gennaio (data della detronizzazione del presidente Bin ‘Ali) o l’Hotel Africa, rifugio per i giornalisti durante la rivoluzione.
Ilaria Guidantoni, fiorentina di nascita, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Giornalista e scrittrice, per un lungo periodo si è occupata di sviluppo del territorio e infrastrutture, con particolare attenzione alla sicurezza strale, in qualità di consulente per aziende, istituzioni e associazioni. Ha pubblicato il saggio “Vite sicure. Viaggio tra strade e parole” (Edizioni della Sera, marzo 2010); la raccolta di poesie e racconti “Prima che sia Buio” (Colosseo Grafica Editoriale, novembre 2010); l’istant book “I giorni del gelsomino” (P&I Edizioni, febbraio 2011) e il romanzo “Tunisi, taxi di sola andata” (NO REPLY Editore, marzo 2012). Ha collaborato con varie testate ed è titolare della rubrica Politica e infrastrutture del mensile “Le Strade” (Fiaccola editore).
Autore: Ilaria Guidantoni
Titolo: Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia
Editore: Albeggi Edizioni
Prezzo: 12 euro