Commedia leggera, brillante, Il circolo delle giovani vedove (Giunti), il romanzo d’esordio della canadese Jill Sooley, a tratti molto divertente, dissacratoria quasi, ma non per questo meno incline ad affrontare argomenti di una certa importanza: coi sentimenti non si scherza, o quasi.
C’è, innanzitutto, il dolore per un lutto, e poi la rinascita dopo una perdita, la solidarietà, ma parlare della morte non è mai facile: si rischia di usare toni inadeguati. Tuttavia l’autrice ha il merito di riuscire ad affrontare temi così delicati senza cadere mai nel cattivo gusto, trovando invece il giusto equilibrio fra compassione e umorismo.
La vicenda, narrata in capitoli che esprimono i diversi punti di vista delle tre protagoniste, Prissy, Lottie e Georgia, prende avvio dalla crisi del matrimonio della prima: una parte delle sue energie è concentrata nel tentativo di evitare rapporti sessuali con un uomo che a stento riconosce e sopporta. Immaginate perciò la sorpresa quando quella che si preannunciava come la richiesta di una serata romantica da parte di Howie, il marito, si trasforma in una domanda di divorzio, con l’aggravante di una relazione extraconiugale.
Scioccata, delusa e arrabbiata, Prissy si trasferisce da Toronto a Paradise Bay – Terranova, Canada –, nella casa dove ha vissuto con i genitori e dove è tornata una sola volta, due anni prima, per il funerale del padre. Con lei c’è Quentin, il figlio, un quattordicenne introverso, scontroso e problematico, come lo sono tutti gli adolescenti della sua età, mentre ad attenderla trova il fratello Charlie, insieme alla madre, molto più piccola e fragile di quanto si aspettasse, ma sempre molto decisa e diretta nell’esprimere opinioni negative su Howie. Anzi, per evitare che tutti sparlassero della relazione di Howard con un’altra donna, facendo diventare la figlia lo zimbello della città, la madre ha pubblicato il necrologio dell’uomo. Prissy è sconvolta e incredula davanti a tanta audace disinvoltura, ma alla fine capisce le sue intenzioni e, imprevedibilmente, il pensiero di essere vedova la fa sentire meglio.
Il lutto che l’ha colpita contribuisce a far riavvicinare la donna alle due amiche d’infanzia che il caso vuole entrambe vedove: Georgia, non si è ancora rassegnata alla perdita del marito avvenuta a causa di un incidente stradale, qualche anno prima, mentre l’uomo che era stato costretto a sposare Lottie ancora giovanissima perché incinta, si è da poco tolto la vita.
Si tratta di esperienze così intensamente dolorose che cambiano per sempre il corso di un’esistenza: è facile cedere ai sensi di colpa, perdersi dietro congetture, torturarsi con i ricordi. Ma può anche succedere di capire che è possibile essere utili agli altri…
Per quanto tempo, però, la messinscena della madre di Prissy potrà durare? Riuscirà Lottie a realizzare il progetto “Vedove In Ascolto” a sostegno delle donne che hanno perso il marito? Georgia potrà mai perdonare Fred, l’amico d’infanzia che guidava il veicolo sul quale il marito ha trovato la morte? Che significato ha il presentimento della madre di Prissy, confermato da un’apparizione della Madonna, che sia giunta la sua ora?
In una Paradise Bay appositamente creata dall’autrice ricalcando i luoghi dove è cresciuta e che conosce bene, ogni personaggio, alla fine, troverà una sua giusta collocazione ed il lettore, che si affezionerà a ciascuno di essi, percepirà questo romanzo come vero e, soprattutto, estremamente catartico.
Jill Sooley è cresciuta a Mount Pearl, una città a nord est del Canada. Dopo la laurea e un master in comunicazione, ha collaborato con il Governo regionale per poi trasferirsi a New York dove ha lavorato come pubblicitaria. Ora vive a Long Island con la sua famiglia. Sta ultimando il secondo romanzo.
Autore: Jill Sooley
Titolo: Il Circolo delle giovani vedove
Editore: Giunti
Anno: 2012
Pagine: 320
Prezzo: 14,90
di Lidia Gualdoni